Continuano a spirare venti di guerra nel Mediterraneo e in Sicilia si avvistano aerei militari che solcano i cieli. Come quelli che hanno attraversato il Siracusano dove in tanti hanno assistito al passaggio di diversi aerei. L’avvistamento sui cieli fra Pachino e Portopalo. Si tratta di una normale esercitazione che però, visto le notizie poco rassicuranti che arrivano dal fronte Russia-Ucraina, hanno destato preoccupazione, mista a curiosità, fra gli abitanti della zona.
Una esercitazione
Le notizie che vedono il Mediterraneo al centro di rotte delle navi russe e per via della esercitazione aeronavale congiunta delle Marine militari di Italia e Francia, di certo, fanno pensare. Da domenica scorsa le esercitazioni si sono ulteriormente allargate. Un fatto che giunge quando vi sono tensioni geopolitiche tra Est e Occidente, con il mare che circonda la Sicilia pieno di navi e teatro di manovre russe che vengono monitorate dalla Nato.
Il Mediterraneo è in stato d’allerta
Il grande occhio elettronico della NATO sta accompagnando il viaggio della squadra navale russa nel Canale di Sicilia. La flotta del Cremlino ha superato la Sicilia ed adesso veleggia in acque internazionali, all’altezza della Grecia. E’ ormai chiaro che la pattuglia russa si sta dirigendo verso le acque del Mediterraneo orientale, per ottenere una posizione strategica nel caso in cui la tensione in Ucraina dovesse crescere. Il Ministero della Difesa russo sostiene che le sei unità navali sono dirette verso le spiagge della Siria, dove si ricongiungeranno con la flotta già presente in quel tratto di mare, una flotta poderosa composta da incrociatori, caccia, fregate e sottomarini.
Navi controllate dai satelliti
I satelliti dell’Alleanza Atlantica hanno agganciato la squadra navale russa e comunicano in tempo reale i suoi spostamenti ai centri di comando della NATO nel Mediterreaneo. La guerra elettronica, a conti fatti, è già iniziata. Grazie alla sua vista hi-tech, la NATO è in condizioni di inseguire le forze navali russe. La Hansen, unità norvegese aggregata alla task force dell’Alleanza capitanata dalla portaerei americana Truman, sta tallonando le sei navi russe. Il compito della Hansen è mantenere il “contatto ottico” con la flotta di Mosca.
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