Il Consiglio comunale di Avola ha votato all’unanimità una mozione presentata da Fratelli d’Italia per intitolare una strada a Sergio Ramelli, il militante del Fronte della gioventù aggredito nel 1975 a Milano a colpi di spranga e chiavi inglesi da appartenenti ad Avanguardia operaia e morto il 29 aprile per le ferite riportate. A guidare il Comune di Avola è il sindaco di Fratelli d’Italia, Rossana Cannata, ex vicepresidente della Commissione parlamentare regionale antimafia e sorella del deputato nazionale di FdI, Luca Cannata.

La mozione

“La nostra città – si legge nella mozione presentata dai consiglieri di Fratelli d’Italia – notoriamente promuove iniziative finalizzate a tutelare le diverse realtà culturali, politiche e religiose presenti nel territorio, sensibilizzando l’opinione pubblica sulla libertà di espressione, il rispetto dell’altro e la libera manifestazione delle proprie idee. La memoria di Sergio Ramelli è già nella toponomastica di molte città compresa Milano che a lui hanno ufficialmente dedicato vie, piazze e giardini”.

Il no del M5S

Un’iniziativa che è stata contestata dal M5S di Avola, per cui si tratta di un “gesto politico” e di un “tentativo mirato di riscrivere la storia degli anni Settanta con un tratto di penna che cancella le complessità, che omologa le scelte, che confonde vittime e carnefici, chi lottava per l’emancipazione sociale e chi difendeva l’ordine autoritario” spiegano in una nota gli esponenti del M5S di Avola.

Il caso della lapide in occasione dell’Olocausto

Nei mesi scorsi, sempre ad Avola, esplose una bufera politica per la sistemazione di una lapide ai Caduti civili e militari in piazza Vittorio Veneto, in occasione della giornata della Memoria che ricorda le vittime dell’Olocausto. Un’iniziativa fortemente contestata dall’Anpi per la presenza dell’associazione Lamba Doria, accusata di nostalgie del ventennio fascista.