L’amministrazione comunale di Siracusa ha deciso: via i semafori nelle zone dove si concentra in città un numero di mezzi impressionante ed al loro posto ci saranno le rotatorie.

Dove saranno realizzate

La rivoluzione interesserà la porzione tra viale Teracati, viale Santa Panagia e viale Tica. I lavori, come annunciato dal sindaco di Siracusa, Francesco Italia, avranno inizio domani 29 luglio a partire dalle 2 del mattino, in piena oscurità quando non ci sarà traffico.

Quanto dureranno e quanto costeranno

La conclusione è prevista per il 28 ottobre. Per il periodo di durata dei lavori i semafori dell’area interessata funzioneranno in modalità lampeggiante. I lavori, importo poco più di 115mila euro, saranno eseguiti dalla ditta Carrubba che ha praticato un ribasso del 7,30%.

Ridurre l’inquinamento

La parola d’ordine dell’amministrazione è snellire il traffico che è causa dell’inquinamento della città. Negli anni scorsi, proprio la zona di viale Teracati fu quella con una maggiore concentrazione di Pm10, le pericolosissime polveri sottili che si depositano nei polmoni e sono tra le cause dei tumori. Addirittura, nel periodo della giunta di Roberto Visentin, fu imposto il divieto di usare i veicoli per abbassare la soglia di Pm10.

I precedenti

Quello delle rotonde non è un piano inusuale a Siracusa. Nei primi anni del 2000, fu l’allora assessore alla Viabilità Ciccio Midolo, ora nelle file di Fratelli d’Italia, ad adottare questo sistema, mutuandolo da altre città italiane del Nord Italia e dalla Francia.

Furono rimossi i semafori in viale Paolo Orsi, responsabili di file interminabili, specialmente nel periodo estivo. Insomma, funzionarono mentre fallì, qualche anno dopo, la sperimentazione delle rotatorie tra viale Teracati, via Necropoli Grotticelle e via Costanza Bruno. Molto dipese dalle pressioni degli automobilisti ma si sa che i cambiamenti sono difficili da accettare e quell’amministrazione decise di compiere un passo indietro.

Le rotatorie con Garozzo

Pure l’ex sindaco, Giancarlo Garozzo, ci provò con le rotonde, tra cui quella all’incrocio tra viale Teracati e viale Santa Panagia: l’esperimento funzionò salvo poi essere rimosso per fare spazio ai cosiddetti “semafori intelligenti” per cui il Comune aveva ottenuto dei finanziamenti. Morale della favola: la viabilità tornò come prima, caotica ed inquinante.

Italia ci prova

Una viabilità “veloce” consente di abbassare la quota di smog nell’aria. Questo il senso del provvedimento, firmato dal sindaco Italia, che, ormai, ha puntato dritto verso una mobilità dolce, sotto la spinta dell’Europa che sta concedendo finanziamenti a pioggia per fare la “guerra” alle auto.

Prova ne è la realizzazione di numerose piste ciclabili, l’allargamento dei marciapiedi, che hanno tolto parcheggi per le auto, e l’accordo con un nuovo gestore del trasporto pubblico: la Sais che ha preso il posto dell’Ast dopo un regno di circa 70 anni.

“La città sostenibile”

“Un intervento di riqualificazione di alcuni degli assi viari più importanti della città. Le nuove rotatorie e le aiuole a verde permetteranno l’eliminazione dei semafori e quindi lo snellimento del traffico veicolare lungo gli assi viale
Teracati-viale Santa Panagia e Santa Panagia-Tica, che risulterà oltremodo decongestionato. Stiamo lavorando per costruire una città sostenibile, con meno traffico, più vivibile e a misura di ogni cittadino”: lo dichiarano il sindaco
Francesco Italia e l’assessore alla Mobilità Vincenzo Pantano.