1,3 milioni per demolire il viadotto
Cantiere a marzo
L’assessore del Governo Musumeci ha indicato anche un cronoprogramma.
“Entro il mese di marzo – dichiara Falcone – avvieremo il cantiere che libererà l’area di Targia, affacciata su uno splendido tratto della costa aretusea, da un vero scempio architettonico. Abbiamo previsto la demolizione del viadotto pericolante e il recupero ambientale della zona, strategica anche la presenza di beni di valore archeologico. Nel progetto, d’intesa con la Soprintendenza e il Parco archeologico di Siracusa, abbiamo infatti inserito la salvaguardia dei ritrovamenti ponendo le basi per la futura potenziale fruibilità”.
Le altre opere
Il porto rifugio
La settimana scorsa, a proposito del porto rifugio di Santa Panagia, l’approdo delle petroliere che si trova ai piedi del viadotto di Targia, il coordinatore di Siracusa della Lega, Enzo Vinciullo, aveva attaccato proprio Falcone perché, a suo parere, la Regione si era dimenticata di un’opera così strategica per l’economia del territorio. Anzi, aveva anche detto che erano stati persi dei fondi europei per il suo recupero.
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