- Non si arrestano le violenze contro le donne
- Un 56enne siracusano picchiava con il bastone la compagna
- Aveva già un ammonimento dopo alcuni casi di violenza
- La polizia lo ha allontanato dalla casa di famiglia
Nuovo caso di violenza contro una donna in Sicilia. Questa volta la vicenda è accaduta a Siracusa dove un uomo di 56 anni è stato allontanato dalla casa familiare dalla polizia dopo la denuncia della sua compagna vittima di continue violenze. Gli agenti delle Volanti, al comando della dirigente Giulia Guarino, hanno eseguito la misura cautelare emessa dal Tribunale di Siracusa ma, contestualmente, al 56enne è stato imposto il divieto di avvicinamento alla vittima.
Le violenze
Secondo quanto scoperto dalla polizia, le violenze sarebbero andate avanti da tempo, la donna, probabilmente, entrata in un tunnel di paura, avrebbe deciso di tenersi tutto dentro per evitare ripercussioni ma nelle ultime settimane la situazione è peggiorata. All’inizio del mese, il 56enne si sarebbe reso protagonista di un’aggressione che ha costretto la donna a recarsi al Pronto soccorso dell’ospedale di Siracusa dove le sono state diagnosticate delle ferite giudicate guaribili in 10 giorni.
Picchiata col bastone
La seconda violenza si è verificata il 21 di agosto: in questa occasione, l’uomo, accusato di lesioni personali, oltre alle mani, si sarebbe servito di un bastone per picchiare la compagna che non avrebbe voluto far uscire di casa. Alla fine, e per la seconda volta, la vittima è tornata in ospedale. Ha subito ferite giudicate guaribili in 15 giorni.
Misura a tempo di record
Non è stato semplice per la donna aprirsi agli agenti delle Volanti che l’hanno rassicurata. La vittima ha raccontato di quell’incubo e con le sue dichiarazioni la polizia ha presentato una relazione finita al palazzo di giustizia. E’ probabile che il caso di Acitrezza, culminato con la morte di Vanessa Zappalà, la giovane di 26 anni ammazzata dall’ex fidanzato che era stato arrestato per stalking, abbia impresso una accelerazione al provvedimento. Peraltro, il 56enne era destinatario di un ammonimento, per cui il profilo violento era ben conosciuto all’autorità giudiziaria.
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