Sarà sottoposto al processo, con il rito abbreviato, un maresciallo della Capitaneria di Porto di Siracusa, 46 anni, arrestato nei mesi scorsi con l’accusa di violenza sessuale. Il procedimento avrà inizio il 5 giugno davanti al giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Siracusa, Carmen Scapellato.
La vicenda
Secondo quanto emerso nelle indagini, la vittima è una donna ed è stata lei stessa a presentare una denuncia in Procura contro il sottufficiale della Capitaneria di Porto che avrebbe approfittato di lei.
Preparatore atletico della vittima
I due si conoscono, la donna, assistita dall’avvocata Loredana Battaglia, si sarebbe rivolto a lui, come preparatore atletico, in vista di un concorso per entrare nelle forze dell’ordine. La vicenda risale al dicembre scorso e, stando alla tesi dell’accusa, il maresciallo, nel corso di un allenamento, si sarebbe avvicinato troppo alla vittima, che avrebbe subito dei palpeggiamenti. La donna, scossa per quell’episodio, avrebbe poi deciso di denunciare quell’uomo.
Incidente probatorio
C’è stato nel marzo scorso l’incidente probatorio al palazzo di giustizia di Siracusa nel corso del quale la donna avrebbe confermato le accuse nei confronti del maresciallo della Capitaneria di Porto di Siracusa.
I dati sulle violenze ai danni delle donne
Secondo i dati del Dipartimento Pari opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri, riportate dalla Cgil, le chiamate effettuate dalle donne siciliane al 1522, il numero verde contro violenza e stalking, sono il 6% della media nazionale. Le donne siciliane che hanno chiesto aiuto nel 2021 e nel primo semestre del 2022 sono state 2.157, con un aumento delle chiamate negli ultimi mesi. In Sicilia complessivamente tra il 2021 e il 2022 sono state uccise 20 donne e il 30% di queste era un’anziana over 65. L’86 per cento dei delitti è avvenuto in ambito familiare.
“Purtroppo solo il 17% delle donne che subiscono violenza chiede aiuto e denuncia il partner o familiare che sia” spiegano Maria Concetta Balistreri (segretaria generale Spi Cgil Sicilia) e Concetta Raia (responsabile Spi regionale Politiche di genere).
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