Ha ammesso di essere rimasta vittima degli abusi sessuali del padre una giovane, che all’epoca dei fatti era una ragazzina, durante il processo che vede imputato il genitore, 50 anni, disoccupato, originario della Romania, residente a Francofonte. Ma, alla sbarra, in un altro procedimento giudiziario c’è anche la madre della vittima, che, secondo la tesi della Procura avrebbe “omesso di intervenire in difesa della figlia nonostante le esplicite richieste di aiuto da parte della medesima”.  Nell’udienza, che si è tenuta nell’aula della Corte di Assise di Siracusa, la ragazza, difesa dall’avvocato Loredana Battaglia, rispondendo alle domande del pm, ha ricostruito la sua vicenda, spiegando quelle morbose attenzioni da parte del padre, rappresentato come la moglie dall’avvocato Antonella Schepis.

Oltre alle violenze sessuali, l’uomo è anche accusato di maltrattamenti in famiglia, in quanto, secondo la ricostruzione della Procura di Siracusa, avrebbe picchiato la moglie, incolpandola di tornare a casa troppo tardi. La donna, da quanto emerge nella versione dell’accusa,  era l’unica della famiglia a lavorare,  insomma le spese per mangiare e per tanto altro erano frutto dell’impiego della vittima mentre il cinquantenne non sarebbe riuscito a portare a casa molto per il mantenimento della famiglia solo che la sua presenza in quell’abitazione si sarebbe sentita eccome. Dopo una denuncia arrivata ai carabinieri, il corso delle cose, in quella famiglia, è cambiato, fino al rinvio a giudizio del cinquantenne.

In merito alla posizione della madre della ragazza, gli inquirenti ipotizzano che la donna si sarebbe girata dall’altra parte quando il marito avrebbe abusato della ragazzina, costretta a ad avere rapporti all’età di 11 anni. I magistrati sostengono che la vittima si sarebbe confidata con la madre, raccontandole tutto, ed a quel punto la quarantaquattrenne ne avrebbe discusso con il consorte. Il marito, dalle informazioni acquisite dalla Procura di Siracusa,  avrebbe confessato, affermando che non sarebbe accaduto più ma gli abusi si sarebbero ripetuti ed all’ennesima richiesta di aiuto la madre le avrebbe dato della bugiarda.