Restart Off arriva al suo secondo week di settembre. Gli appuntamenti principali del festival dell’arte e della cultura a Palermo sono previsti venerdì 10 settembre allo Spasimo con la docente Maria Antonietta Spadaro e sabato 11, all’Archivo comunale di Palermo, con le narrazioni di Gaetano Basile, sul tema delle Dominazioni.
Restart Off riporta alla luce l’Altare del Gagini allo Spasimo. La visita è condotta dalla storica dell’arte Maria Antonietta Spadaro che racconterà la travagliata storia del ritrovamente dell’altare del Gagini e la ricostruzione della sua pala d’altare, “Lo Spasimo di Sicilia”, dipinta da Raffaello. La storia di questo ripristino inizia 35 anni fa. L’altare venne ideato da Antonello Gagini a cornice dello “Spasimo di Maria Vergine”, commissionato a Raffaello dal giureconsulto Girolamo Basilicò per l’omonima cappella nel complesso degli Olivetani di Palermo. Con l’appuntamento di Restart Off è possibile visitare la cappella che ospita la tribuna marmorea completa della riproduzione su tavola (ri materializzazione in 3 D curata da Factum Arte) dell’opera di Raffaello. Si tratta di un intervento che recupera a pieno la valenza iconica del manufatto restituendoci un’immagine perduta nel 1661, quando il quadro fu donato a Filippo IV a Madrid, dove ancora oggi si trova al Museo del Prado. Si tratta di una vicenda controversa perché il re in cambio promise una pensione annua al Priore e ai monaci che non fu mai pagata.
Secondo appuntamento, sabato sera, all’Archivio comunale di Palermo, con il ciclo di incontri “Le dominazioni”, condotto dal giornalista e scrittore Gaetano Basile che racconterà, tra aneddoti e curiosità, la Palermo Normanna. Il programma prevede altri due incontri, previste nei due prossimi week end, dedicati al racconto della Palermo spagnola e di quella “italiana”.
Anche Restart Off si adegua alle nuove normative anticovid e alla normativa del Green pass. Per partecipare ai nostri eventi, a partire da quelli in calendario dal 6 agosto, diventa necessario essere in possesso della certificazione verde Covid-19 collegata con il vaccino, la guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2 o l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo (con validità 48 ore).