Il siciliano Angelo Mangione, 15 anni, è campione del mondo Juniores di taekwondo nella categoria -68 kg. A Sofia, in Bulgaria, l’atleta siciliano ha battuto il serbo Zarko Krajsnik nella finalissima per l’oro dopo due round condotti con maestria e coraggio senza mai arretrare dopo il vantaggio iniziale. Al suo anno d’esordio tra gli Juniores, arriva subito il massimo alloro internazionale.
Un 2022 da incorniciare per Angelo Mangione
Con questo successo iridato, il 2022 è un anno da incorniciare per il giovanissimo atleta siciliano di Leonforte, in provincia di Enna. Mangione aveva conquistato pochi mesi fa il titolo tricolore Juniores a Fondi e quello Cadetti 2021 nel recupero che si è disputato all’Rds Stadium di Genova. Recupero che si è reso necessario a causa della pandemia.
Ed ora ha calato il tris all’Armeec Arena di Sofia vincendo tutti e cinque gli incontri necessari lungo la strada per l’iride. Un successo celebrato dalla stessa federazione italiana. Il 2022 si può dire che sia quello della consacrazione.
Il cammino ai mondiali di Sofia 2022
Parte forte Mangione che ai sedicesimi liquida con un 2-0 lo sloveno Luka Raskovic imponendo da subito il ritmo gara senza mai perdere la concentrazione. Agli ottavi si trova faccia a faccia al messicano Alan Pardo e nonostante qualche avversità mantiene alta la tensione dando prova di gestire egregiamente l’incontro che termina sul 2-1.
Tutto facile, invece, nell’incontro valido per i quarti di finale. Rinvigorito dalla vittoria precedente l’azzurro ritrova la brillantezza vista nel primo incontro e porta a casa con merito il quarto di finale contro il britannico Zak Angell.
La difficile semifinale
In semifinale trova l’australiano Matthew Summerfield. Un primo round combattutissimo dove l’azzurro va sotto solo nei secondi finali a causa di un calcio in rotazione da cinque punti del suo avversario che, incredulo, si aggiudica il round ribaltando il risultato. Nel momento in cui la tensione avrebbe potuto influire negativamente sull’esito dell’incontro arriva il momento migliore dell’azzurro che con grande tenacia sale sul quadrato concentrato e cinico, aggiudicandosi il secondo round e portando il punteggio in parità.
La terza frazione è un mix di tecnica e gestione della fatica, con tante energie spese e tanti incontri ravvicinati. Angelo Mangione non molla ma bensì alza il ritmo, approfittando del calo di tensione dell’australiano per infilare una serie di punti che gli consentono di guadagnare ampio distacco sino allo scadere del tempo.
Poi la finale senza problemi, il gradino più alto del podio ed il tricolore che sventola per la festa tutta italiana.
Nino Mangione e Maria Salamone, papà e mamma nonché primi allenatori di Angelo, hanno sottolineato: “Siamo ancora increduli. Possiamo dire che Angelo è stato fenomenale. Il più piccolo in categoria ma con una visione che va aldilà di ogni aspettativa. Il nostro ruolo è stato duplice. Genitori e allenatori e questo poteva essere un serio problema. Ad oggi devo dire che tutti gli sforzi che abbiamo fatto sono serviti per una questione mondiale”.
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