Fa sul serio l’Ekipe Orizzonte. Le siciliane battono in trasferta la Sis Roma col punteggio di 13-9 nella gara 3 della finale scudetto di pallanuoto femminile e conducono la serie tricolore per 2-1. Ribaltata, quindi, la situazione visto che le siciliane dopo aver perso la partita inaugurale hanno vinto ai rigori gara 2 e questa. Il 23mo titolo si avvicina e mercoledì 17 maggio alle 18 (sempre in diretta su Rai Sport) a Nesima in occasione della quarta partita potrebbe essere realtà. Le rossazzurre di Martina Miceli, infatti, avranno un vero e proprio match point in casa.

Match in equilibrio, poi Ekipe Orizzonte scappa nel terzo parziale

Partita equilibrata tra le due contendenti fino al gol del 5-5 realizzato da Andrews su rigore in avvio di terzo tempo.

Roma sempre in pressing ma il terzo periodo si rivela quello decisivo: le doppiette di Viacava (in doppia superiorità il primo e con tiro a rimbalzo il secondo gol) e di Leone, cresciuta nel vivaio capitolino, entrambi i gol in superiorità, spezzano gli equilibri e tolgono sicurezza alle giallorosse di Marco Capanna. Poi Giustini ha poca fortuna in fase conclusiva, Galardi mantiene accese le chance.

Si arriva al quarto tempo con Catania avanti 10-7 ma è il gol su rigore di Halligan dopo 54 secondi a dare il colpo decisivo e regalare il +4 all’Ekipe Orizzonte. Vantaggio che rimane immutato fino alla sirena. Tabani e Di Claudio trovano la via del gol troppo tardi, Halligan e Leone (tripletta) replicano. Nei minuti conclusivi anche la fortuna volta le spalle alla Roma: Ranalli e Giustini falliscono due rigori tirando entrambe sul palo.

Alla fine pesa il rendimento sulle superiorità numerica: solo 3 su 10 per le giallorosse, mentre questo fondamentale ha sorriso alle rossazzurre con un importante 7 su 9. In soldoni, l’Ekipe Orizzonte ha avuto il merito di essere lucida e fredda nei momenti decisivi sbagliando di meno rispetto alle sue avversarie.

Il commento di Valeria Palmieri “Il vero Orizzonte è questo”

Grande gioia al fischio finale per la squadra catanese e bilancio affidato a Valeria Palmieri: “Oggi – sottolinea alla numero 7 – abbiamo saputo soffrire. Rispetto a quanto era accaduto in gara 1, siamo riuscite a gestire il vantaggio quando ci siamo trovate avanti di due o tre gol. Il vero Orizzonte è questo. Dopo la vittoria in gara 2 abbiamo resettato subito tutto e siamo convinte che quella partita non abbia influenzato minimamente il nostro rendimento in quella di oggi. Come ho già detto in altre occasioni, ribadisco che in una finale scudetto ogni sfida fa storia a sé e va affrontata senza pensare alle altre, sia quando si è persa sia quando si è vinta quella precedente. L’unica cosa che conta e che bisogna fare è quella di riuscire a non commettere gli stessi errori. Alla lunga chi riesce a fare questo porta a casa la vittoria. Adesso resetteremo anche la gara di oggi, ma siamo consapevoli di aver commesso tanti errori pure stavolta. Li analizzeremo e nella prossima partita tenteremo di non ripeterli. Appuntamento quindi a Catania, dove aspettiamo i nostri tifosi sempre numerosi sugli spalti della piscina di Nesima”.

Sis Roma-Ekipe Orizzonte, il tabellino

Sis Roma-Ekipe Orizzonte 9-13

Parziali: 3-4; 2-2; 2-4; 2-3

Sis Roma: E. Eichelberger, M. Misiti, G. Galardi 1, Carosi, S. Giustini 1, C. Ranalli 1, D. Picozzi 2, C. Tabani 1, C. Nardini, L. Di Claudio 1, A. Cocchiere, Andrews 2, Galbani. Allenatore Capanna.

Ekipe Orizzonte: L. Celona, B. Halligan 2, Di Mario, G. Viacava 3, V. Gant, D. Bettini 1, V. Palmieri, C. Marletta 3, G. Gagliardi, A. Williams 1, A. Longo, M. Leone 3, G. Condorelli. Allenatore Miceli.

Arbitri: L. Bianco e D. Bianco

Note. Superiorità numeriche: Sis Roma 3/10 + 3 rigori e L’Ekipe Orizzonte 7/9 + un rigore. Uscite per limite di falli Gant (Orizzonte) e Tabani (Roma) nel quarto tempo. Nel quarto tempo Ranalli e Giustini hanno fallito due rigori conscutivamente (entrambi tirati sul palo). Ammonito per proteste nel quarto tempo il tecnico della Roma Capanna. Spettatori 400 circa.

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