Fa ancora male la sconfitta di Cagliari nei trentaduesimi di Coppa Italia. Soprattutto per come sia maturata al termine di oltre due ore di battaglia giocata senza timori riverenziali al cospetto di una formazione che giocherà la prossima serie A allenata, peraltro, da un guru delle panchine come Claudio Ranieri.

A giustificazione, comunque, della squadra rossoblù alcune assenze importanti: una su tutte quella di Lapadula.

Tuttavia anche lo stesso tecnico dei sardi ha ammesso le difficoltà create dal Palermo che nel corso dei 90 minuti regolamentari ha creato diversi grattacapi al punto da poter scrivere che il portiere Radunovic sia stato uno dei migliori in campo. Questo conferma lo spessore del gioco che indubbiamente si è alzato rispetto alla scorsa stagione. Ma la rosa ancora non è completa e si aspettano gli ultimi sviluppi sul calciomercato: urgono i terzini ma anche un paio di ritocchi a centrocampo non guasterebbero probabilmente. Ed a tal proposito si aspettano risposte da Prati (che deve scegliere tra la Sicilia o la Sardegna, ndr) e Morutan anche se quest’ultimo sembrerebbe aver già optato per il ritorno a Pisa dove nella scorsa stagione ha siglato 6 gol ed 8 assist. Numeri che a questo Palermo farebbero comodo e servirebbero come il pane.

I rosanero ieri hanno giocato per buoni tratti alla pari contro una formazione di A e da questo si deve ripartire. Da venerdì 18 agosto a Bari, però, si comincerà a fare sul serio ed a giocare per un obiettivo concreto: il campionato di serie B.

Lucioni è già leader difensivo

Il Palermo è apparso solido al centro della difesa. Fabio Lucioni – arrivato dal Frosinone con il quale ha vinto il campionato – è già il faro. Lucido nei suoi interventi ha evitato più volte guai maggiori e nel primo tempo si è reso protagonista di un grandissimo salvataggio (con auto-palo compreso ma poco importa) su Pavoletti nell’azione del calcio di rigore respinto da Pigliacelli al suo primo penalty neutralizzato da quando è in maglia rosanero.

Il difensore centrale ha dato sicurezza e serenità in una zona critica che nella scorsa stagione ha subito – soprattutto in avvio – diverse sollecitazioni. Ci si aspettava questo da lui e Lucioni non ha tardato ad offrirlo giocando anche con una vistosa fasciatura sulla fronte per uno scontro di gioco con Pavoletti.

Vasic si conferma interessante

Altra nota positiva viene da Aljosa Vasic. Il giovanissimo centrocampista proveniente dal Padova ha conquistato la fiducia di Corini e l’ha ripagata con ottime giocate anche in fase offensiva. È lui che in acrobazia chiama agli straordinari Radunovic ed è ancora lui che sfiora il vantaggio con una conclusione di testa in avvitamento che attraversa tutto lo specchio della porta.

Si vede Stulac

Se Vasic ha impegnato severamente il portiere cagliaritano è anche merito dell’intuizione di Leo Stulac che ha fatto quello che l’anno scorso è totalmente mancato: una verticalizzazione nello spazio che serve il proprio compagno tagliando mortalmente la difesa avversaria.

Allarme terzini

Ma ci sono state anche alcune criticità. Gli esterni difensivi in primis. Ales Mateju è stato messo in difficoltà sul suo lato. È lui che provoca il rigore poi parato da Pigliacelli nel primo tempo ed è sempre lui che al 123’ si fa saltare da Luvumbo che serve l’assist decisivo a Di Pardo. Dall’altro lato molta fatica per Pietro Ceccaroni che però è giusto ricordare come sia più un centrale che non un terzino. Ha pensato quindi più ad evitare rogne in difesa che non a spingere.

È chiaro che il rientro di Giuseppe Aurelio non possa bastare ed il Palermo deve muoversi per trovare le soluzioni e chiudere una rosa in grado effettivamente di poter lottare per la serie A senza troppi marchingegni tattici per coprire eventuali falle con una coperta corta o non adeguata.

Certezze ed interrogativi dalla panchina

Ancora una volta i cambi sono stati croce e delizia per il Palermo. La delizia è rappresentata da Edoardo Soleri che trova il pareggio illusorio al 120’ con un colpo di testa imparabile su calcio d’angolo. Ancora una volta Soleri ha trovato la rete da subentrato. Lo aveva fatto per ben 12 volte in serie C con Baldini nella stagione 2021-2022 e lo aveva fatto anche in un paio di occasioni nello scorso campionato cadetto. Potrebbe essere l’arma in più per Corini, potrebbe essere tornato – dopo la stagione di esperienza in B – l’apriscatole.

Mancuso invece ha mostrato posizionamento e dato profondità alla squadra ma ha sbagliato due reti da posizione invitante. Imperdonabile per una punta.

Valente e Segre, invece, non hanno inciso. Il primo non ha spinto quanto ci si aspettasse, l’altro semplicemente è stato anonimo. Saric, invece, ha gettato alle ortiche un contropiede avviato da Lucioni sbagliando un passaggio neanche troppo difficile che se fatto normalmente avrebbe potuto creare una colossale occasione da gol.

Insomma, il Palermo ha bisogno delle ultime pedine e l’ha detto anche lo stesso Eugenio Corini nel post partita.

 

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