E’ già finita l’avventura ai Mondiali di atletica leggera in corso di svolgimento a Budapest per Osama ed Ala Zoghlami. I due gemelli siciliani non riescono a qualificarsi nella finale dei 3000 siepi in programma domenica 27 agosto.
Questa mattina, infatti, i due azzurri non hanno centrato il pass per l’atto decisivo riservato ai primi cinque classificati di ogni batteria.
Osama Zoghlami si ferma sul più bello
Osama Zoghlami, bronzo europeo in carica conquistato l’anno scorso a Monaco di Baviera, si ferma sul più bello crollando nell’ultimo giro della seconda batteria perdendo contatto dal gruppo di testa e terminando in nona posizione. Il tempo di 8’33″07 è distante oltre 8″ dalla topc5 che sarebbe valso la finale.
Queste le parole di Osama Zoghlami sul sito del Cus Palermo, suo club di appartenenza assieme all’Aeronautica Militare: “Sono partito bene con la stagione, con un bel personale nei 5000, poi dopo Rabat ho vissuto un picco in discesa. Ho avuto problemi prima di andare in altura, ma non sono giustificazioni. Poi mi sono allenato a pieno regime. Per adesso arrivo agli ultimi due giri, dove di solito si accende la miccia, in cui mi spengo. I cambi di ritmo in gara per come mi alleno posso gestirli, questo era l’anno di un mio eventuale exploit. Mi dispiace per lo staff, per il Prof Polizzi che è qui, per questo appuntamento dei Mondiali ho messo da parte tanto, vita personale in primis, spero di reagire l’anno prossimo”.
Niente da fare anche per Ala
Il gemello Ala, 9° ai Giochi Olimpici di Tokyo del 2021, è rimasto a sua volta molto lontano dal passaggio in finale chiudendo la terza batteria in decima piazza con un tempo di 8’28″76, a circa 8″ dal quinto posto.
L’etiope Lameche Girma è stato il più veloce tra tutte le batterie in 8’15″89 davanti al neozelandese George Beamish e al keniano Leonard Kipkemoi Bett.
Il commento a fine gara ai microfoni del Cus Palermo, suo club assieme a quello delle Fiamme Oro: “Ad inizio gara stavo abbastanza bene, poi quando hanno deciso di correre forte sono rimasto sulle gambe. C’è da capire cosa è successo durante tutto quest’anno insieme al Prof Polizzi. Sono dell’idea che se hai dei ritmi nelle tue corde, puoi rifarli. Se hai fatto 8.10 in passato, puoi farlo ancora, quindi bisogna capire. Oggi è andata male, sono rimasto attaccato fino agli ultimi mille, quando gli altri hanno attaccato sono rimasto sul posto”.
Staffetta 4X400 mista con Mangione e Meli fuori dalla finale
Niente finale anche per la staffetta 4×400 dell’Italia che ha visto impegnati i siciliani Alice Mangione e Riccardo Meli. La formazione azzurra è arrivata vicina al record nazionale senza però riuscire ad entrare tra le 8 finaliste.
Il quartetto formato da Lorenzo Benati, Ayomide Folorunso, Riccardo Meli e Alice Mangione ha completato la gara in 3’14″56, chiudendo al sesto posto la prima batteria e mancando quindi anche la possibilità di un eventuale ripescaggio per l’atto conclusivo.
Benati ha aperto la staffetta con un deludente 47’15”, causato da un risentimento muscolare accusato in uscita dall’ultima curva, rendendo complicatissimo il tentativo di rimonta del team nostrano. Folorunso ha provato a ricucire il gap nei confronti delle staffette in lizza per il quarto posto con un buon parziale di 50’60” ma in seguito Meli (45’72”) e Mangione (51.09)non sono riusciti a passare Ungheria e Irlanda.
Per la cronaca, Stati Uniti in finale con il miglior tempo (3’10″41) insieme a Gran Bretagna (primato nazionale in 3’11″19), Belgio, Paesi Bassi, Francia (record nazionale in 3’12″25), Repubblica Ceca, Germania e Irlanda.
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