Vigilia d’attesa per Palermo-Reggiana di Coppa Italia con il club rosanero alla ricerca di un allenatore. La stagione apre domani, domenica 31 luglio, e la squadra – dopo le dimissioni di Silvio Baldini a metà settimana – è senza ancora una guida tecnica. I rosanero per la partita con gli emiliani si affideranno alla guida tecnica di Stefano Di Benedetto, allenatore della Primavera.
Panchina Palermo, Corini non è il solo, quotazioni di D’Angelo in rialzo
In questo clima di incertezza – che sembra essere l’unica certezza al momento – arrivano altri nomi papabili per la panchina del Palermo. Si alzano le quotazioni di Luca D’Angelo, ex allenatore del Pisa, che avrebbe scavalcato nelle ultime Eugenio Corini, ex capitano – da giocatore – dei siciliani.
D’Angelo ha allenato nelle ultime quattro stagioni i toscani centrando subito una promozione in serie B grazie ai play off (proprio come i rosanero nell’annata calcistica che si è chiusa il 12 giugno scorso) nel 2018-2019, e portando i nerazzurri ad un passo dalla serie A persa alla finalissima degli spareggi col Monza.
Il giovane allenatore, classe 1971 e che da poco ha compiuto 51 anni, ha collezionato col Pisa 173 panchine tra campionato, play off e Coppa Italia. Ha totalizzato 72 vittorie, 56 pareggi e 45 sconfitte.
Gli altri nomi possibili per la guida tecnica del Palermo sarebbero quelli dell’esperto Aurelio Andreazzoli che ha riportato l’Empoli in serie A vincendo il campionato di B nel 2017-2018 (da subentrato ha fatto 23 panchine con 16 vittorie e 7 pareggi) e che sempre con i toscani ha disputato la massima serie nella scorsa stagione centrando una salvezza comodissima.
L’altro nome sarebbe quello di Daniele De Rossi, un esordiente. Attualmente nello staff del commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini. Torna ad essere una suggestione quella di Claudio Ranieri. Evidentemente il nuovo tecnico dei rosanero non sarà quindi nemmeno Eugenio Corini.
La scelta sarebbe affidata ad un algoritmo
La scelta finale dell’allenatore spetterà, naturalmente, al City Group che lo scorso 4 luglio ha ufficializzato il closing rilevando l’80% delle quote societarie del Palermo, e che pare si affidi ad un algoritmo.
Dovrebbe essere questo algoritmo ad analizzare le possibilità dei candidati in base alle proiezioni sul rendimento delle loro squadre ed altri parametri. E non è detto che tale analisi si fermi ai quattro nomi indicati.
Southgate ed i rigoristi scelti dalla intelligenza artificiale
Non sapendo quale sia l’algoritmo in questione, la speranza è quella che non si tratti dello stesso che utilizzò Gareth Southgate, il commissario tecnico della Nazionale inglese, per la scelta dei rigoristi nella finale dell’Europeo 2020 (giocata l’11 luglio del 2021 a Wembley) perso dagli 11 metri con l’Italia.
Nella sequenza, favorevole ai colori Azzurri, sbagliarono Rashford (che spiazzò Donnarumma ma centrò il palo), Sancho e Saka ai quali si oppose il portiere italiano.
Il pacchetto dei rigoristi (e l’ordine di tiro) venne scelto, appunto, da un algoritmo. Modelli matematici che però non funzionarono anche perché non potevano tenere conto delle emozioni. Sentimenti che creano incognita e fanno fare anche errori: Maradona sbagliò il suo tiro nella sequenza dei quarti di finale dei Mondiali di Italia 90 con la Jugoslavia (che venne tuttavia eliminata grazie alle parate di Sergio Goycochea, eroe di quella spedizione, neutralizzò due rigori agli slavi ed altri due all’Italia in semifinale, ndr). Ma ci sono stati errori memorabili di Zico, Platini, Baggio (finale dei Mondiali Usa 94 col Brasile docet) e tanti altri grandi, tra questi anche Pelè che venne ipnotizzato in amichevole da Alberto Ginulfi, portiere della Roma.
Il calcio non è come Football Manager, videogioco di riferimento nel suo settore, diventato comunque un importante mezzo per scoprire possibili prospetti grazie alla sua intelligenza artificiale ed all’incredibile mole di dati reali che vengono poi mischiati dall’evolversi delle partite (carriere virtuali nella fattispecie).
Ed il calcio romantico che fine ha fatto?
Commenta con Facebook