Doveva, e poteva, essere un filotto di vittorie che avrebbe rilanciato le quotazioni del Palermo in classifica. Ma i rosa hanno mostrato la paura di volare ed invece di accelerare hanno tirato il freno a mano sul più bello. Nel momento decisivo. E con squadre abbordabili. Ultimo esempio il 2-2 di Pagani contro la terzultima.
L’illusorio successo esterno con l’Avellino, diretta concorrente per un posto al sole, o meglio, per la terza – e perché no? Anche per la seconda piazza – sembrava potesse dare il la ad un finale scoppiettante di regular season.
Il calendario del girone C della serie C, inoltre, che proponeva sfide con le pericolanti, sembrava sulla carta essere favorevole ai rosanero. Sarebbe stato un buon viatico in vista dei play off promozione ed una cavalcata verso la seconda o terza piazza avrebbe certamente contribuito a far entusiasmare i tifosi per le partite decisive.
Andria, Potenza e Paganese, il capolavoro al contrario del Palermo
Così non è stato. Il Palermo poteva fare un filotto con Andria, Potenza e Paganese, tutte squadre pericolanti e di bassissima classifica, ma ha clamorosamente fallito tutte e tre le occasioni pareggiando, anche con un certo affanno, le sfide. Deludendo le aspettative del popolo rosanero.
Segnali fortissimi di una squadra senza identità che, nonostante la buona volontà di un tecnico esperto e paterno come Silvio Baldini, non è riuscita a fare il salto decisivo di qualità. Sia chiaro: i rosa hanno rimontato in quattro occasioni ma è pur vero che sono stati costretti a svegliarsi quando avrebbero dovuto pronti.
A Pagani ennesima prova senza mordente
La partita in trasferta sul campo della Paganese, terzultima in graduatoria ed a secco di vittorie da cinque turni, è un po’ la summa di quello che è il periodo che sta vivendo il Palermo. Un atleta che dovrebbe accelerare – prendendosi i propri rischi perché comprendiamo che la vittoria con squadre che lottano per evitare la retrocessione ed i play out non è un fatto automatico – rallenta pur avendo gli spazi per poter spingere ed andare deciso verso il proprio obiettivo.
Dopo il vantaggio dei campani arrivato a metà del primo tempo, nato da una ingenuità clamorosa a centrocampo che ha spianato la via a Tommasini ed al gol di Cretella su ribattuta di Pelagotti, il Palermo che non aveva creato nulla fino ad allora si è svegliato.
Sotto nel punteggio per la quarta partita consecutiva, ovvero dopo Avellino, Andria e Potenza, Brunori allo scadere si è procurato ed ha segnato il penalty del pareggio. Per l’attaccante rosanero il 19mo gol in campionato. L’unica nota positiva forse è proprio la prolificità del bomber del Palermo al secondo posto in classifica marcatori e, senza rigori all’attivo, al primo posto per reti su azione: 17 reti.
Verso la metà della ripresa Valente raddoppia. Ma il Palermo quasi si spegne. Sempre Valente sfiora il 3-1 intercettando un retropassaggio senza però approfittarne portandosi il pallone sulla linea di fondo.
Le azioni offensive del Palermo terminano praticamente qui. La Paganese trova il pari su rigore al 67’. Fine dei giochi. Ci sarebbe il margine per i rosa di vincere la partita, così – ovviamente – come per i padroni di casa. Ma per portare a casa le partite anche in serie C non basta chiamarsi Palermo e giocare a tratti. Siamo sicuri che Baldini sia pienamente d’accordo con noi.
Difesa altamente perforabile
Diciamo la verità: se con l’attacco si fa spettacolo, con le difese, spesso e volentieri, si vincono i campionati. Complessivamente i rosa hanno subito 33 gol in 33 partite giocate. Ed è sempre stata battuta nelle ultime quattro giornate nelle quali ha incassato 6 reti. Numeri che combaciano con la posizione attuale di classifica. Con Baldini la porta del Palermo è rimasta inviolata soltanto in 4 occasioni (Catanzaro, Monterosi, Turris e Vibonese. Il Foggia che insidia il Palermo ha inflitto il maggior numero di gol in un incontro nel 4-1 dello scorso 15 febbraio. Baldini le ha provate tutte ma le amnesie rimangono.
Con le piccole, i rosa hanno tirato il freno
In questa stagione, il Palermo ha sprecato diverse occasioni favorevoli. E non solo sulla carta.
I rosa hanno perso diversi punti con le piccole e le matricole. Il festival delle occasioni mancate si apre il 4 settembre con il pareggio per 1-1 a Messina (Soleri risponde a Balde ma Floriano sbaglia un rigore). Il Palermo affonda per la prima volta a Taranto 3-1 e non va oltre l’1-1 a Monterosi. Poi, dopo il 3-0 a Torre del Greco con la Turris, i rosa hanno inanellato sei risultati positivi.
Il cammino, però, si ferma ancora su un campo di una piccola: il Picerno. La trasferta in Basilicata è amarissima con la matricola che vince 1-0 sul Palermo lanciato. Poi altre sbandate: nel derby col Catania (2-0 per gli etnei) e l’incredibile trasferta di Latina (1-0 per laziali) dove i rosa hanno chiuso in nove.
Tante occasioni mancate anche nell’era Baldini
Ma anche l’era Baldini, cominciata il 24 gennaio con un incoraggiante 0-0 al Ceravolo di Catanzaro contro l’attuale vicecapolista, è ricca di occasioni sprecate.
Il clamoroso derby del Barbera del 2 febbraio scorso: i rosa dominano in lungo ed in largo, segnano 2 reti e vengono ripresi dai peloritani che in quel periodo erano penultimi. Ed ancora a Campobasso arriva un nuovo pareggio (2-2). Lontano dal Barbera il Palermo ha meno mordente: a Foggia arriva il tracollo con un clamoroso 4-1 per i satanelli di Zeman al termine di un incontro che vide l’esperimento della difesa a tre fallire senza appello.
Ed in tema di delusioni un posto di rilievo lo ha il 2-1 dei rosa subito a Francavilla al termine, però, di una partita ben giocata nella quale mancarono solo i punti. Grande delusione però perché il ko arrivò dopo il sonoro 5-0 rifilato alla Turris la settimana prima.
Due vittorie consecutive contro il fanalino di coda Vibonese e con Avellino sembravano dare il via verso la rincorsa sperata verso la terza piazza. Niente da fare.
Lontani dal terzo posto ma il Foggia insidia i rosa in sesta piazza
I risultati della 34ma giornata non sorridono al Palermo. La corsa è inceppata. Il Foggia di Zeman, sia pure con una partita in più, è vicinissimo dopo il fragoroso 5-2 al Campobasso. Le due compagini sono separate da un punto.
Il Monopoli, vittorioso 3-1 sul Potenza, è quarto con 4 lunghezze di vantaggio. L’Avellino, terzo, ha 59 punti grazie al successo esterno sul campo del Picerno. Stabili le quotazioni del Catanzaro che impatta 1-1 a Castellammare di Stabia con la Juve Stabia ma con 62 punti rimane inavvicinabile per il Palermo.
Brunori ed il Barbera non possono essere la cura del Palermo
Matteo Brunori con i suoi 19 gol è sicuramente l’uomo del momento. L’attaccante è in un periodo di forma sicuramente positivo, prima del pareggio interno con l’Andria è andato a segno in otto partite di fila stabilendo il nuovo record di marcature consecutive. Curiosamente le sue reti rappresentano il saldo attivo del bilancio rosa: 51 reti fatte contro 33 subite. Nondimeno Brunori è il giocatore che nel girone C ha segnato di più su azione. Neppure Luca Moro, del Catania, ha fatto meglio; su 21 gol realizzati, 10 sono arrivate dagli 11 metri.
Ma sia lui, che il ruolino casalingo possono essere sufficienti per poter sperare di realizzare un cammino a prova di sorprese nei play off. I rosa non perdono in casa da oltre un anno. In questa stagione sono finora imbattuti con 9 vittorie e 5 pareggi. Un ruolino di marcia importante sicuramente che fa da contraltare a quanto fatto in trasferta dove De Rose e soci hanno vinto in appena tre occasioni, hanno perso 7 volte e pareggiato altre 7 volte. E mancano le sfide di Monopoli e Bari.
Capitolo Play off
Baldini ha sempre sottolineato che è importante come si arriva ai play off non tanto la posizione. Anche se è chiaro che migliore è la classifica, più favorevole sono le modalità perché la formula tende a favorire chi si è comportato meglio nella stagione regolare.
Il concetto del tecnico rosanero è chiaro: arrivare concentrati ed in forma anche se dalle retrovie può incidere di più rispetto ad una squadra piazzata meglio ma stanca o non informa.
Il problema è che il Palermo sembra aver spento la luce. Non ci sono segnali. O meglio ci sono, ma sono contraddittori. Ad intermittenza: sprazzi di bel gioco ed attimi di buio pesto. Ed è impensabile ad oggi pensare che i rosa inizino un percorso irto ed in salita il primo maggio per concluderlo il 12 giugno. Poi, per fortuna (o sfortuna), il pallone e rotondo e può capitare che la Macedonia del Nord batta l’Italia al Barbera con un gol di un ex rosanero come Trajkovski escludendola dal Mondiale.
Il regolamento dei play off
l primo turno dei play off dei gironi di Serie C 2021/2021 partecipano le due peggiori quarte dei tre gironi e tutte le squadre che si sono classificate tra il quinto ed il decimo posto di ciascun girone, più l’undicesima del girone in cui è presente la compagine che ha vinto la Coppa Italia di Serie C.
Le squadre dalla quinta alla decima posizione del girone si affronteranno in una sfida unica che darà il via ai play off.
La quinta sfiderà la decima.
La sesta se la vedrà con la nona e, attualmente, se finisse ora la stagione regolare, il Palermo affronterebbe il Monterosi (ma potrebbe anche rischiare il derby col Catania).
La settima giocherà con l’ottava (ad ora sarebbe Foggia-Turris).
Le squadre vincenti avranno accesso al secondo turno dei gironi: entrano in tale fase anche le due peggiori quarte e la quinta classifica nel girone in cui non è presente la migliore quarta dei gironi. In caso di parità al termine dei tempi regolamentari, avrà accesso al secondo turno play off del girone la squadra meglio classificata al termine della regular season.
1° Turno – Gara unica domenica 1 maggio
2° Turno – Gara unica mercoledì 4 maggio
Primo turno Play off nazionali Serie C 2021/2022
Si arriva così al primo turno del play off nazionale al quale partecipano dieci squadre: le sei provenienti dai play off dei gironi, le tre terze classificate nella stagione regolare e infine la migliore quarta classifica della regular season.
Gli accoppiamenti vengono definiti dal sorteggio tra le teste di serie (che hanno il diritto di giocare in casa il ritorno della doppia sfida), ovvero le tre terze classificate nei gironi, la vincitrice della Coppa Italia di Serie C (o la subentrata) e la meglio classificata in regular season tra le sei vincitrici dei play off di girone.
Le teste di serie passano il turno in caso di parità complessiva dopo 180 minuti.
Le date delle gare:
1° Turno – Gara di andata domenica 8 maggio
1° Turno – Gara di ritorno giovedì 12 maggio
Secondo turno Play off nazionali
A questa fase partecipano le cinque squadre provenienti dal primo turno, più le tre seconde classificate dei gironi nella regular season.
Le teste di serie saranno quattro: le tre seconde classificate dei gironi nella regular season, più la miglior classificata tra le vincitrici del primo turno play off nazionale.
Le teste di serie disputeranno le gare di ritorno in casa. In caso di parità dopo le sfide di ritorno, accedono alla final four le squadre con la miglior differenza reti nel doppio confronto. In caso di ulteriore parità, avanza la squadra testa di serie.
Le date delle gare:
2° Turno – gara di andata martedì 17 maggio
2° Turno – gara di ritorno sabato 21 maggio
Final Four play off
Le quattro squadre vincenti dei confronti del secondo turno play off nazionale prendono parte alla final four. Il tabellone prevede gare di andata e ritorno per le due semifinali e dunque la finale, sempre doppia per definire l’ultima promossa in Serie B.
In caso di parità dopo i 180′ non viene considerato il miglior piazzamento in campionato, ma vengono disputati supplementari ed eventualmente rigori.
In caso di parità dopo le gare di andata e ritorno della finale, si terrà conto della differenza reti. In caso di ulteriore parità su procederà con i tempi supplementari ed eventualmente i calci di rigore.
La squadra vincente si guadagnerà la promozione alla Serie B 2022/2023.
Le date delle gare:
Semifinali – gara di andata mercoledì 25 maggio
Semifinali – gara di ritorno domenica 29 maggio
Finale – gara di andata domenica 5 giugno
Finale – gara di ritorno domenica 12 giugno.
Commenta con Facebook