La vigilia del derby tra Palermo e Messina che si giocherà domani alle 18 al Renzo Barbera per il recupero della seconda giornata di ritorno di serie C è stata funestata dalla notizia della scomparsa dell’ex patron rosanero Maurizio Zamparini.

Rosanero col lutto al braccio

La società del Palermo ha inoltrato richiesta formale alla Lega Pro per scendere in campo con il lutto al braccio. Il club rosanero ha anche listato a lutto il suo logo su tutti i suoi canali sociali per la morte dell’ex patron Maurizio Zamparini, scomparso questa notte. “La Lega Pro e il presidente Francesco Ghirelli – si legge in una nota – esprimono le più sentite condoglianze ai familiari di Maurizio Zamparini, ex Presidente di Palermo e Venezia venuto a mancare nella notte all’età di 80 anni. L’imprenditore friulano, alla guida del Palermo, ottenne la qualificazione in Coppa Uefa e la finale di Coppa Italia lanciando grandi calciatori come Cavani, Amauri, Dybala e Pastore”.

Baldini “Mi ha fatto conoscere il vero calcio”

Al di là degli aspetti tecnici della partita di domani, il focus iniziale è stato sulla figura di Zamparini. Il tecnico Silvio Baldini nella stagione 2003-2004, quella che portò il Palermo in serie A, conquistò 42 degli 83 punti che permisero ai rosa di vincere il torneo cadetto.

Queste le parole del tecnico toscano, tornato al Barbera dopo 18 anni da quell’esperienza. “Zamparini fa parte della storia del Palermo – sottolinea –. Mi ha fatto conoscere il calcio vero, quello che conta. Dispiace quando una persona se ne deve andare. In questo momento cercheremo di mandargli un messaggio vincendo questa partita per dedicarla alla sua memoria”.

“Come presidente mi ha ferito molto, ma è superato da tempo”

Baldini ammette un rapporto non idilliaco col presidente: “Non faccio tanti giri di parole. Purtroppo da presidente mi ha ferito molto. Ma questo non vuol dire nulla: sono un cristiano, ho perdonato anche prima. Certe ferite col tempo si rimarginano. Non ho cose belle da raccontare. L’unica cosa bella che mi sento di dire, è che mi ha fatto conoscere Palermo ed il grande calcio”.

Col Messina, il tecnico vuole una squadra più incisiva

Tornando alla sfida col Messina, il tecnico rosanero auspica una prova ancora più aggressiva rispetto a quanto offerto dai suoi col Monterosi. Soprattutto nella seconda parte del match con i laziali. “Vorrei vedere più incisività rispetto alla partita col Monterosi – osserva Baldini – abbiamo fatto un secondo tempo importante come azioni, con due palle importanti di Valente e Soleri che poteva portare un risultato ancora più importante. Bisogna cercare di far si che col Messina si giochi così fin dall’inizio indipendentemente dal fatto che incida o meno”.

“Dobbiamo pensare a noi stessi”

Baldini poi carica i suoi: “Non dobbiamo vedere chi c’è di fronte, ma dobbiamo essere il Palermo. Domani c’è il Messina ma potrebbe essere la Juventus o il Canicattì. Come Palermo dobbiamo cercare la prestazione. I ragazzi devono essere bravi ad essere propositivi e solo così si può essere liberi. Abbiamo rischiato il contropiede con il Monterosi ma lo preferisco cercando il 2-0 anziché difendere. La squadra è stata brava in questo senso, anzi, bravissima. E col 2-0 è stato più facile cercare il 3-0”.

“Tecnicamente ci siamo, miglioreremo fase impostazione”

Domenica col Monterosi la squadra ha mostrato alcune imprecisioni, soprattutto nella prima frazione, in fase di impostazione. Il tecnico ha spiegato: “Sicuramente la fase di non possesso è più facile, bisogna correre. Quella di possesso è difficile perché si deve impostare l’azione. Tecnicamente ci siamo. Per i tempi ed oliare i meccanismi ci vuole più tempo”.

Ed ha continuato: “Sia a Catanzaro che ieri sera, pur non essendo ancora una squadra incisiva come noi vogliamo, le situazioni da gol ci sono state. Dobbiamo solo essere sereni e fiduciosi per il futuro”.

Sul turnover

Baldini ha poi parlato, rispondendo ad una domanda su eventuali cambi per la sfida col Messina: “Il Turnover lo faccio fare in campo, cerco di utilizzare la squadra per mettere i giocatori in grado di cambiare la partita. Il match lo leggo in questa maniera. Devo scegliere i giocatori anche se ho già l’ida in base a quanto hanno recuperato dalla partita. Ieri abbiamo fatto un defatigante. In base a quello che vedrò oggi all’allenamento vedrò chi scegliere”.

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