Vigilia di Pasqua e clima partita per il Palermo che lunedì 10 aprile alle 20.30 riceverà il Cosenza per la 32ma giornata del campionato di serie B.

I rosanero, reduci dalla cocente sconfitta in campionato col Parma nel turno precedente, sono stati catapultati fuori dalla zona play off. La squadra di Eugenio Corini staziona al nono posto con 42 punti, due in meno proprio degli emiliani di scena a Cittadella.

Il tecnico rosanero sta pian piano recuperando alcuni giocatori importanti. Rientrano Ionut Nedelcearu, Ivan Marconi, Valerio Verre e Matteo Brunori, ad esempio ma rimane ancora fuori Francesco Di Mariano per il quale in settimana lo staff medico ha deciso una terapia conservativa per la gonalgia al ginocchio sinistro.

La visita di Mattarella

Clima pasquale… con sorpresa presidenziale. In mattinata, infatti, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato ospite del club incontrando il presidente Mirri, il direttore generale Giovanni Gardini ma anche le squadre giovanili facendo ingresso sul terreno di gioco del Barbera per la classica foto di rito ed una tappa al Palermo Museum dove gli è stata consegnata la maglia rosanero numero 1.

Corini durante la presentazione ha sottolineato: “Volevo rivolgere a nome di tutta la squadra un pensiero al presidente Mattarella, che è venuto a far visita al ‘Barbera’ e al Museum, è un motivo d’orgoglio per la città e per la tifoseria. È anche informatissimo sulle nostre sorti, dunque abbiamo una motivazione in più per battere il Cosenza”.

Ed ancora: “Il presidente Mattarella è un palermitano doc che ci rappresenta nel mondo. Abbiamo una motivazione in più, è piacevole sapere che tiene alle sorti della squadra della sua città. È stata una sorpresa”.

I ritorni di Verre e Nedelcearu dopo la febbre, Marconi motivato

Verre e Nedelcearu sono reduci dalla febbre. Ne parla l’allenatore rosanero: “Valerio (Verre, ndr) ha avuto la febbre per quattro giorni ma è rientrato e ha ritrovato il ritmo. È un giocatore importante per noi e sicuramente inizierà dal primo minuto, non so per quanti minuti in base alle sue condizioni. Nedel è recuperato, Marconi l’ho visto motivato e sereno. A tutti loro manca la partita ma sono giocatori pienamente recuperati”.

I dubbi, invece, rimangono su Davide Bettella. Il tecnico aggiunge, infatti: “Bettella ieri (venerdì 7 aprile,ndr) ha risentito un fastidio, ci prendiamo questi tre giorni per sperare di recuperarlo per Venezia. Non corriamo rischi perché fermarsi adesso significherebbe concludere la stagione”.

Sul resto della difesa

Ma si è parlato anche della possibilità di far giocare anche altri. Ad esempio Renzo Orihuela. Corini ha risposto: “È arrivato da un calcio diverso, ha avuto un affaticamento tre settimane fa. Già in un reparto che aveva difficoltà non ho voluto sovraccaricare il ragazzo a Parma. Deve lavorare su alcune cose, è simile a Mateju e a Buttaro per caratteristiche e ho scelto Lancini a Parma perché ha più attitudini da difensore centrale”.

Di Mariano ancora out

L’allenatore parla di Di Mariano per rispondere a chi avesse chiesto un’alternativa a Valente. “Sto ragionando sull’assenza di Di Mariano, stiamo cercando di recuperarlo ma per almeno altre due-tre partite non sarà disponibile. Recuperiamo Verre che ha attitudini offensive. Abbiamo un’idea ben e ancora un allenamento a disposizione, quello di domani. Stiamo cercando di trovare una soluzione corretta per sviluppare la nostra strategia iniziale”.

Per il numero 10 rosanero (quattro gol in campionato finora per lui) quindi potrebbe profilarsi un rientro in campo per la sfida o in casa col Benevento a Como.

Broh farà la rifinitura ma per lui pochi minuti in vista

Rifinitura per Broh che sta recuperando dall’infortunio. “Ha lavorato parzialmente in gruppo – racconta Corini – non ha fatto contrapposizioni. L’ho visto meglio rispetto al ritiro di Girona. Domenica farà rifinitura, se supererà questa sarà convocabile ma potrebbe giocare soltanto pochi minuti”.

Situazione in attacco, “Brunori motivato”

Corini parla dell’attacco: “Aver allargato il campo dei titolari significa che non possono giocare tutti insieme ma ho delle risorse a gara in corso. Per quanto riguarda il rigorista, valuterò domani, durante la rifinitura. Farò provare tutti quelli che se la sentono di calciarlo e deciderò. Brunori l’ho visto sciolto e motivato sia da un punto di vista mentale, sia atletico. Entrare a partita in corso non gli succedeva da tempo, questa scarsa abitudine lo può avere limitato ma è fondamentale che abbia recuperato pienamente. Siamo contenti di averlo recuperato e quei minuti a Parma gli sono stati utili. Entrare dalla panchina non è facile, soprattutto per chi non è abituato”.

Chiaro che per centrare l’obiettivo grosso, il Palermo avrà bisogno del ritorno al gol del suo bomber principe. Il numero 9 rosanero con 14 reti è ai vertici della classifica marcatori. Un ritorno in campo condito dal gol potrebbe dare ulteriore “carburante” per la conclusione della stagione.

“Cosenza squadra oggettivamente pericolosa”

Eugenio Corini ha parlato degli avversari. Una squadra in salute: 4 vittorie nelle ultime 5 partite, 3 di fila con le ultime due a Frosinone e col Pisa. Silani lanciati e completamente diversi dal punto di vista della forma rispetto alla partita di andata che pur riuscirono a vincere 3-2 sorprendendo i siciliani nonostante una doppietta di Brunori che nel finale sbagliò un calcio di rigore.

L’allenatore rosanero sottolinea: “All’andata abbiamo perso, il Cosenza è una squadra che sta bene. Bisogna reagire alle difficoltà e loro per un lungo periodo sono stati in una posizione di classifica molto bassa. Con la Reggina hanno ribaltato la partita nei minuti finali e da lì hanno iniziato una serie positiva togliendo la sconfitta con il Genoa. Hanno giocatori di qualità come Nasti e Marras, è una squadra oggettivamente pericolosa. All’andata ne abbiamo avuto la percezione, sappiamo bene che idea di gioco sviluppano. Ci siamo preparati bene con la consapevolezza che dovremo fare una grande partita per batterli visto che vengono da un periodo molto positivo”.

Ed ancora: “Penso che quando si è alla ricerca di un’identità è possibile perdere delle partite per lavorare sulle cose che non sono funzionate. A Cosenza abbiamo fatto degli errori in fase difensiva, in questa settimana ho riflettuto rispetto al nostro grande obiettivo. Devo trovare un equilibrio tra solidità difensiva e proposta offensiva. Ho fatto un ragionamento profondo, bisogna trovare questo equilibrio. Nell’ultimo periodo abbiamo vinto solo una partita, devo trovare la sintesi per far sì che l’equilibrio porti la squadra anche a vincere le partite”.

Obiettivo play off

Inevitabile inoltre parlare di obiettivi di stagione con il finale che è in pieno svolgimento ed ancora incerto. La corsa ai play off è iniziata di fatto la settimana scorsa anche se c’è stato il passo falso col Parma che ha vinto e scavalcato i siciliani. Tutto, però, con 21 punti ancora a disposizione nelle ultime 7 partite, è aperto.

“Andare tra le prime otto – osserva Corini – sarà la sintesi sulla sana follia e l’equilibrio. Dobbiamo fare uno step successivo per alimentare l’idea che abbiamo. Le partite si vincono facendo dei gol ed essendo equilibrati in fase difensiva. Ho visto bene Sala, si è alzato il livello nel ruolo. Masciangelo è un’opzione per giocare anche dall’altro lato a piede invertito per creare un’alternativa. Il Cosenza fa una costruzione 3+1, giocano sull’attacco profondo e vengono sotto per vincere le seconde palle. Vengono a pressare con i due attaccanti con Florenzi che viene a pressare il mediano. Abbiamo lavorato per prenderci dei vantaggi lì per creare difficoltà dal punto di vista offensivo”.

Ma sarà fondamentale rialzarsi dopo lo scivolone del Tardini. Una battuta d’arresto al termine di una partita che poteva essere portata a casa contro una squadra forte ma che in quella partita non ha per niente incantato. Difficile da digerire visto i tanti rimpianti ma Corini parla anche dell’importanza di saper reagire alle avversità.

“Quando si perde c’è sempre una grande arrabbiatura, per un’ora anche io lo ero. Ho avuto la percezione che eravamo in controllo della partita, reagire a questo stato di frustrazione è fondamentale per migliorarci. C’è stata una grande partecipazione da parte di tutti. Abbiamo la sensazione di voler fare bene in queste ultime sette partite, lunedì aprirebbe qualcosa di importante. Sono delle partite che possono diventare fondamentali nel percorso. Questa partita ha tanti significati, dobbiamo avere la personalità per svilupparla nella maniera migliore”.

Ed infine: “Abbiamo voglia di far entusiasmare il pubblico, abbiamo voglia di finire con grande entusiasmo”.