Niente di fatto tra Palermo e Bari nel big match della diciannovesima giornata del girone C di serie C. Finisce 0-0 la sfida del Barbera tra i rosanero e la capolista. Gli uomini di Filippi, in superiorità dal 41’ minuto del primo tempo non riescono ad imporre il loro gioco.

Doveva essere il riscatto del derby perso col Catania, ma la reazione non è stata all’altezza delle aspettative. A fine gara fischi dagli spalti.

Poche le occasioni da ambo le parti anche se il Bari sotto il profilo del gioco ha mostrato maggior solidità e quando è riuscita ad affacciarsi in zona offensiva ha dato sempre qualche grattacapo alla retroguardia dei padroni di casa. Una delusione per i 10.249 spettatori, record di questa stagione.

Filippi “Compimenti ai miei, Bari merita primato”

Giacomo Filippi, il tecnico rosanero, analizza il pareggio col Bari ed elogia i suoi. “Faccio i complimenti ai miei perché anche dopo l’espulsione loro non era facile visto che davanti c’è una squadra forte. Il Bari merita la posizione che ricopre”.

E prosegue: “Oggi l’interpretazione della partita è stata ottima da parte dei ragazzi. Non è mai facile sfruttare la superiorità numerica soprattutto col Bari”.

“Doda out per scelta tecnica”

L’allenatore palermitano ha chiarito i dubi sull’assenza di Doda. “È fuori per scelta tecnica. Non bisogna solo saper giocare a calcio, bisogna tenere in considerazione altri aspetti. In settimana non si è attenuto alle indicazioni e non è stato convocato”.

“Bisogna rivedere qualche cosa, sennò ci si prende in giro”

È tempo di primi bilanci. Chiuso il girone di andata, Filippi fa intuire che a gennaio la squadra dovrebbe essere rinforzata per poter colmare il distacco dal Bari. “Per recuperare i punti – osserva – al Bari bisogna sedersi e rivedere qualche cosa. Sennò ci si prende in giro. Se dopo 19 partite c’è un gap così vuol dire che manca qualche cosa. Ma i ragazzi stanno facendo bene. Naturale che qualche punto sia mancato ma è normale”.

Sul lato tecnico-tattico Filippi ha aggiunto “Ci è mancata la verticalizzazione e giocare tra le maglie loro, quando lo abbiamo fatto abbiamo cominciato a creare qualche cosa. Ma non avevamo nelle caratteristiche uomini bravi nell’uno contro uno. Chiedevo a Lancini per mettere la palla su Corona per sfruttare le sue caratteristiche ma solo nei minuti di recupero. Vorrei avere tutti a disposizione ma è normale che quando mancano 7 giocatori si trovano delle difficoltà non solo nella formazione inziale. Mi sono sgolato con Ciccio De Rose per alzare il ritmo. Lo abbiamo fatto a tratti bene, a tratti meno bene”.

Ed infine “Affrontare il Bari è sempre difficile. Devi metterti in competizione ed i ragazzi lo hanno fatto e sono stati bravi. Abbiamo giocato per vendere cara la pelle e lo abbiamo fatto. Silipo ha giocato perché volevamo sfruttare le sue doti, andarli a prendere alti con lui che oscurava Maita o chi per lui. L’avversario era di assoluto livello ed ha avuto difficoltà come tutti”.

Marconi “Merito al Bari ma ci è mancata la fortuna”

Ivan Marconi, intervenuto nel dopo partita, ha sottolineato: “Se ci sono 8 punti di differenza va merito a loro. Sul campo hanno dato prova di avere tanta qualità sia in parità numerica che in inferiorità numerica. Quindi bravi loro. Siamo stati sfortunati, con un pizzico di cattiveria in più forse. Fondamentalmente è giusto lo 0-0”.

“Bilancio positivo”

Marconi è soddisfatto del cammino dei suoi e fa un paragone. “È normale che il nostro bilancio sia positivo. Se guardo quello che abbiamo fatto lo scorso anno e quello che abbiamo fatto ora il trend è positivo. è vero, dobbiamo fare di più. Ma essere l’inseguitrice di una squadra così importante vuol dire che siamo sul pezzo e siamo stati bravi. Siamo stati bravi prima con la serie positiva ed ora che siamo in serie negativa”.

E prosegue: “Nell’occasione di Paponi, c’è stata una incomprensione: convinto che il mio compagno andasse a saltare, non è successo, mi sono fatto prendere alla sprovvista e fortunatamente non ha fatto gol. Non voglio trovare un alibi nelle condizioni del campo perché anche loro hanno giocato sullo stesso terreno di gioco. Sicuramente ho visto campi peggiori nel nostro girone. Non ci si può lamentare”.

Palermo con poco mordente offensivo

Continua il periodo negativo del Palermo in attacco. Il digiuno dal gol prosegue anche dopo il derby della settimana scorsa col Catania. Con la corazzata Bari i rosanero non sono andati oltre lo 0-0 creando poco. Al 43’ del primo tempo Dall’Oglio impegna severamente Frattali su calcio di punizione a seguito dell’espulsione di Terranova che per fermare Soleri lanciato in area ferma l’azione di mano e viene sanzionato col rosso.

Nella ripresa il Bari in 10 non rischia troppo nonostante tutto. Sono le conclusioni dalla media distanza che, quando arrivano a destinazione, impegnano l’estremo difensore barese. Quest’ultimo è sempre attento sempre su Dall’Oglio ad inizio ripresa, ed al 39’ da Brunori. In quest’ultima occasione, Frattali compie un ottimo intervento. Anche in 10 i galletti hanno dimostrato di essere realmente solidi.

Bari prima pericoloso e poi sornione

L’inferiorità numerica per oltre un tempo non ha scalfito troppo il Bari che ha continuato a giocare il suo calcio. Si è difeso con ordine ed anzi ha prevenuto spesso e volentieri i pericoli rallentando sempre la manovra del Palermo che è poi risultata prevedibile.

Ed ha messo da subito in difficoltà i rosa con Paponi che ha sfruttato una topica difensiva che ha visto protagonista Marconi, ma a tu per tu con Pelagotti ha calciato centralmente esaltando il portiere palermitano al 10’. Fino all’espulsione, i pugliesi hanno dato il loro ritmo al match.

In inferiorità numerica non sono però mancati in avanti e nel finale con Cheddira hanno anche sfiorato il vantaggio.

Rosanero quarti in classifica

Il Palermo, adesso a quota 33, gli stessi della Turris fermata dalla Paganese, scende in quarta posizione in classifica superato dal Monopoli che ha battuto in trasferta la Fidelis Andria per 2-1. Biancoverdi con 34 punti all’inseguimento del Bari che va al giro di boa da campione d’inverno dall’alto dei suoi 41 punti.

A brevissima distanza Catanzaro ed Avellino che hanno pareggiato rispettivamente con Vibonese e Foggia. Alla luce dei tanti pareggi, rimane un’occasione perduta per dare un segnale al campionato.

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