La stagione 2021/2022 rischia di essere ricordata come quella delle occasioni perdute per il Palermo. È chiaro, siamo soltanto all’inizio del girone di ritorno, ma a Campobasso il secondo pareggio consecutivo dopo quello interno col Messina comincia un po’ a pesare.

La doppietta di Matteo Brunori regala un punto ai suoi e li salva da una nuova figuraccia esterna. Ma è tanto il rammarico soprattutto per i risultati arrivati dagli altri campi del girone C della serie C che alla fine hanno favorito la Virtus Francavilla. La squadra pugliese, infatti, grazie al 4-1 rifilato al Potenza guadagna la seconda posizione con 43 punti.

I rosa rimangono settimi a quota 39 e raggiungono la Turris sconfitta malamente in casa dal Catania per 3-1. Rosicchia un punto al Monopoli, battuto 3-0 sul campo del Picerno, ed all’Avellino sconfitto 2-0 a Catanzaro con i calabresi che volano a quota 42.

E non è finita, perché la capolista Bari ha perso clamorosamente al San Nicola col Messina per 2-1. Con i pareggi si fa poca strada o tantomeno il cammino rallenta troppo. E certe occasioni potrebbero poi non passare nuovamente.

Bicchiere mezzo vuoto

Rimane l’eterno dubbio del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Le medaglie hanno sempre due facce, ed il lato negativo, il più evidente dopo i recenti risultati, sta nell’incapacità di riuscire a chiudere i match ed a perdere troppi punti con le “piccole” e, o, neopromosse. Leggasi – guarda caso – Messina e Campobasso. Ma potremmo ricordare Latina, Taranto, Picerno e via dicendo, tutti campi dove i rosa hanno lasciato le penne.

Svarioni difensivi, squadra che ancora non riesce a scacciare le proprie distrazioni e, probabilmente il demone della paura di vincere. È ancora presto per vedere la mano di Silvio Baldini ed il Covid ci ha messo lo zampino. Non indifferente. Ma la riprova è stata a Campobasso: segna Brunori di rapina e si ha la sensazione che il Palermo possa vincerla da grande squadra. Da tifosi pensiamo finalmente si può vincere una partita brutta, sporca, quelle che poi sono decisive alla fine della fiera. Ci ricrediamo: passano 60 secondi e la difesa viene infilata da un’azione veemente che porta Merkaj a servire un pallone semplice, semplice a Emmarusso dal cuore dell’area. Ci si rimane fissi a guardare lo schermo ed a chiedersi il perché di questa distrazione. E più a che cosa avrebbe detto, pensato o fatto, Zamparini, immaginiamo la difficoltà nel mantenere la calma di Baldini.

Poi il clamoroso gol prima dato e poi tolto dall’arbitro che probabilmente avrebbe cambiato la partita. Ma anche qui il rammarico è enorme: con più cattiveria Odjer avrebbe potuto angolare la sfera a porta vuota ma a botta sicura ha centrato in pieno il portiere che ha bloccato sulla linea. Lascia di sale la rete di Paci che tre minuti prima aveva sbagliato una rete dopo essersi presentato solo davanti a Palegotti non apparso esente da colpe sul diagonale che ha portato in vantaggio i suoi.

Senza andare troppo indietro nel tempo, si potrebbe parlare di 4 punti persi nelle ultime due partite. Quelli col Messina e quelli col Campobasso. La matematica non è un’opinione: i rosa sarebbero a quota 43 a braccetto col Francavilla a -8 dal Bari e con 14 partite da giocare si potrebbe ancora sperare perché i pugliesi, seppur veramente forti, non sono imbattibili. Ma con i sé e con i ma non si va da nessuna parte.

… Bicchiere mezzo pieno

Se si vuole essere ottimisti, si può parlare di un pareggio a Campobasso raggiunto con grinta. Questa volta i cambi di Baldini hanno cambiato un po’ la partita e Brunori si è confermato attaccante d’aria sicuramente di buon livello per la categoria. C’è probabilmente meno nervosismo con nessun espulso, sintomo incoraggiante rispetto all’harakiri di Latina di fine 2021.

Inoltre, alla luce di quanto fatto dal Messina a Bari, il pareggio ottenuto mercoledì scorso potrebbe anche essere rivalutato nonostante i rosa debbano recitare un grande mea culpa per essere stati “distratti” da un episodio negativo e non aver saputo reagire per tempo non riuscendo ad evitare il pareggio interno con i peloritani di Raciti. E se vogliamo proprio giocare al gioco della felicità anche riconoscere i meriti del Catania che ha battuto a domicilio la Turris quando a Torre Del Greco il Palermo ha rimediato una sonorissima sconfitta per 3-0.

Se Baldini riuscisse a scacciare demoni ed amnesie

Silvio Baldini, allenatore del Palermo

Tuttavia, le intuizioni di Silvio Baldini sembrano giuste. Il tecnico rosanero, da poco più di 40 giorni tornato a Palermo, ha sempre ribadito di non voler porsi limiti e di non ritenere il campionato già chiuso. E non si vuole preoccupare dopo 4 partite in cui i rosa hanno vinto una volta col Monterosi e pareggiato tre (Catanzaro, Messina e Campobasso) In cuor suo, come ci ha confermato Rino Foschi in una recente intervista per ricordare la figura dell’ex patron del Palermo Maurizio Zamparini, “è convinto di andare a prendere il Bari”.

Sembra una missione impossibile ma, come abbiamo visto, il Bari non è imbattibile. Se Baldini dovesse riuscire a dare più sicurezza alla squadra soprattutto in difesa potrebbero esserci sorprese. Ma c’è davvero tanto, tantissimo da lavorare per esorcizzare insicurezze ed amnesie. Se non altro, le espulsioni sono calate. Diamo tempo al tecnico che per attaccamento alla maglia è sicuramente un leader.

Ma rimangono dubbi sul mercato invernale

Rimangono, però, dei dubbi sul mercato invernale. Gli arrivi di Felici, impiegato col contagocce a Lecce, e tornato in rosanero dopo un anno e mezzo, e di Damiani dall’Empoli, sembrano poca cosa. Si è voluto puntare sui giovani ed i due sono stati decisivi col Monterosi in casa segnando le reti del 2-0 che ad ora è l’unico sorriso intero che il Palermo ha concesso da quando Baldini è tornato in sella.

Ci si chiede se loro due possano bastare a dare una ventata di freschezza al centrocampo che è sembrato il reparto con più carenze.

Viste, però, le ultime due partite, ed i 4 gol subiti in 180 minuti, la difesa – che per via dei numeri tutto sommato positivi (nonostante tutto ha preso una rete in meno del Bari, 20 contro 21 dei pugliesi) – sembrava non destare troppe preoccupazioni, sembra scricchiolare. In più, il suo condottiero titolare, Pelagotti, a Campobasso ha colpe sul momentaneo 2-1 di Paci: era in traiettoria, ma il pallone, sebbene indirizzato molto bene, è passato ugualmente e non era esattamente un siluro.

Il mercato di riparazione è sicuramente figlio di una situazione societaria che non sembra chiarissima. Ed è evidente l’intenzione di andare al risparmio in attesa di tempi migliori.

Cessione

E rimangono i dubbi sulla cessione dei rosanero. In autunno il fondo con sede a Londra sembrava essere interessato all’affare. L’interesse su Palermo e sul Palermo sembrava attirare una nuova proprietà che avrebbe potuto dare nuova linfa. Ma al momento sembra tutto congelato. Che fine hanno fatto? Sembra essersi allontanato. Erano attese novità ad inizio 2022. Doveva esserci l’accelerata ed invece c’è stata lo stop. Ed è una situazione che preoccupa i tifosi più attenti, che guardano oltre al campo.

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