La serie B 2022/23 sarà un torneo altamente competitivo con il Palermo, essendo neopromosso, a recitare un ruolo da outsider. Almeno per ora.

Tra veterane della categoria ed esordienti, saranno 38 battaglie per i rosanero che al momento – dopo aver perfezionato l’iscrizione – pensano più al futuro societario con l’accordo per la cessione del club di viale del Fante al City Group che si dovrebbe ufficializzare tra fine giugno ed inizio luglio.

Ovviamente il calciomercato influirà sulle rose e quello del Palermo è appena iniziato con il riscatto di Soleri dal Padova ed i rinnovi di De Rose e Dall’Oglio nonché il riscatto di Fella.

Dieci scudetti, una esordiente, tre mai state in A

Delle 20 formazioni iscritte (la Reggina è in bilico e potrebbe rientrare il Vicenza), il Palermo troverà di fronte una esordiente, il Sudtirol, promossa direttamente in cadetteria con tanto di record difensivo (appena 9 reti subite in 38 gare). Tre formazioni, invece, non hanno visto la serie A e si tratta di Cittadella, che ci è andata vicina due volte (la prima nel 2018-19 e l’altra nel 2020-21 perdendo le finali play off) il Cosenza e, naturalmente il Sudtirol.

Ma nel tabellone sono inserite anche due retrocesse di grandissimo spessore: il Genoa ed il Cagliari che hanno vinto 10 scudetti. I liguri ne hanno vinti 9 ma l’ultimo risale quasi a 100 anni fa, nell’epoca pionieristica del calcio in Italia. Il Cagliari vinse il tricolore nella stagione 1969-70. Senza dimenticare la Coppa Italia del Venezia (1940-41), la terza retrocessa. E le coppe europee del Parma.

Il blasone, certamente, a questa serie B non mancherà. Qualcuno parla di una serie A2. Ma c’è un precedente clamoroso e ben auspicante per i rosa in cui le formazioni ai nastri di partenza erano ancora più blasonate ed agguerrite.

Pisa, Benevento, Brescia e Parma le grandi deluse

Non ci sono solo le neoretrocesse ed il blasone dei trofei nella prossima serie B.I rosa troveranno anche formazioni che hanno lottato per la A e l’hanno mancata di un soffio. Il Pisa ne sa qualcosa avendo perso per il rotto della cuffia e dopo aver subito la rimonta, la finalissima per la massima serie con il Monza. I toscani aspettavano il ritorno in A dopo oltre 30 anni di assenza (ultima nella stagione 1990-91).

Il Benevento, che nel campionato scorso era una neoretrocessa (ampiamente delusa dopo aver battuto anche la Juventus), tornerà alla carica dopo essere stato eliminato in semifinale ai play off dal Pisa.

Il Brescia, semifinalista perdente degli ultimi play off, è alla terza stagione consecutiva in serie B dopo la retrocessione del 2019-20. È una squadra abituata a volare in alto in questa serie avendola vinta ben 4 volte ed avendo centrato diverse promozioni in A.

Vorrà cambiare sicuramente registro il Parma che con Buffon tra i pali ed una rosa sulla carta di valore non è andata oltre la 12ma posizione. Né Maresca (indicato nelle voci di corridoio come un possibile sostituto di Baldini in caso il tecnico non dovesse rimanere dopo il closing), né Iachini sono riusciti a togliere gli emiliani dai meandri del centro classifica.

Le matricole esperte Bari e Modena

Status di matricola esperta anche per Bari e Modena che la cadetteria la conoscono bene e che hanno anche un passato in serie A. I pugliesi sono stati 33 volte in massima serie, i modenesi sono stati in A complessivamente 28 stagioni (l’ultima nel 2003-04). Il Bari ha dominato il girone C, il Modena ha vinto il girone B superando la concorrenza della Reggiana.

Per il Palermo tornano i duelli con Frosinone, Ascoli, Ternana

palermo festeggia promozione

La B 2022-23 vede ai nastri di partenza anche squadre che hanno segnato la recente storia del Palermo. In pole c’è il Frosinone. Ormai celebre più per la finale dei palloni in campo 2017-18 che costò ai rosanero la promozione in serie A (e probabilmente un destino diverso, chissà), che per altri scontri.

I rosa ritroveranno l’Ascoli e la Ternana, formazioni sempre difficili. Anche la Spal ha la sua storia e certamente il suo peso. Il Palermo giocherà anche col Como e col Cittadella nonché col Perugia.

Serie B pesante, non quanto quella del 2003-04 vinta dal Palermo

Quella che scatterà a metà agosto sarà una serie B importante, ricca di blasone. Ma il Palermo ha affrontato e vinto una serie B ancora più pesante, quella che regalò il ritorno in massima serie dopo oltre 31 anni di attesa. Nella stagione 2003-04 il Palermo (partì in panchina con Silvio Baldini e concluse con Francesco Guidolin), vinse il campionato davanti al Cagliari, superando la concorrenza di Livorno, Messina, Atalanta e Fiorentina.

Ma in quel torneo cadetto lunghissimo, composto da ben 24 squadre, vi erano tantissime nobili decadute. A partire dal Torino, 12°, dal Napoli che si classificò 14° per continuare col Genoa, 16°. E c’era un’altra scudettata, il Verona, che si salvò a stento così come il Venezia. Erano presenti anche il Bari ed il Como che retrocedettero. La Ternana arrivò settima sfiorando la promozione. Complessivamente in quel campionato cadetto 22 scudetti (9 del Genoa, 7 del Torino, 2 della Fiorentina, 2 del Napoli, 1 del Verona ed 1 del Cagliari) e diverse Coppe Italia. Si, quella era una vera A2.

La finale del Palermo vista da quasi 2 milioni di telespettatori

Palermo – Padova è stata la partita più vista nella storia del calcio della Lega Pro con quasi 34mila presenze al Barbera, e milioni di tifosi collegati dall’Italia e dal mondo. Il match è stato seguito da quasi 2 milioni di persone, se si considerano circa 1,5 milioni di tifosi, sintonizzati per la prima volta su Rai2, con la partita ritrasmessa nel mondo da Rai Italia.

Quasi il triplo dei 567mila spettatori Sky dello spareggio per la serie A tra Pisa e Monza. A questi numeri si aggiungono le 420mila persone raggiunte da Sky – con un ascolto medio di 132mila contatti – e gli spettatori di Eleven, dove il dato dei play off si è impennato rispetto alla regular season, con +72% di spettatori.

In occasione della finale, i canali social del Palermo hanno registrato numeri record, con quasi 17,5 milioni di persone raggiunte tra Facebook e Instagram e 3,5 milioni di interazioni. Il nuovo canale ufficiale su Tiktok, aperto due giorni dopo la promozione ha già raggiunto quasi 30mila follower in 48 ore.

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