Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Il Catania riparte e, dopo lo 0-0 di domenica scorsa sul campo della Cittanovese che ha interrotto a nove la striscia di successi, supera davanti ai quasi 15.000 spettatori del Massimino, senza troppi patemi d’animo il Canicattì per 3-0 nel match della undicesima giornata del girone I del campionato di serie D.

Gli etnei sbloccano a fatica il punteggio e sbagliano un rigore nel primo tempo con Lodi. Poi segnano nel recupero con Rizzo in una prima frazione che ha visto gli ospiti muoversi discretamente anche in contropiede. Nella ripresa, una doppietta del subentrante Jefferson (sempre più capocannoniere dei suoi con 7 reti in campionato) ha messo in cassaforte il risultato.

I rossazzurri volano così a quota 31, un ritmo che nessuna avversaria al momento sembra sostenere. Ed allungano il loro vantaggio a +10 sul Lamezia Terme, inseguitrice più diretta nonché prossima avversaria domenica prossima degli etnei.

I calabresi, infatti, pareggiano sul campo della Vibonese per 1-1 subendo la rete dei padroni di casa a pochi attimi dal 90′. Nuovo segnale, dunque, al campionato.

Zeoli parte col 4-3-3

Michele Zeoli, allenatore in seconda del Catania, serie D 2022-2023

Poche le novità proposte da Zeoli che sostituisce Ferraro squalificato per una giornata dopo il rosso subito nel concitato finale a Cittanova domenica scorsa. Catania col 4-3-3, alcuni interpreti diversi rispetto al match precedente. In difesa Boccia al posto di Somma; invariato il centrocampo a tre mentre il tridente è formato da Sarno e De Luca che affiancano Sarao presente nell’undici iniziale anche con la Cittanovese.

Bonfatto risponde con un modulo speculare 4-3-3 in una difesa guidata dall’esperto Scuffia.

Rossazzurri faticano nel primo tempo

Il Catania prova subito a cercare la via della rete imponendo il proprio gioco. Ritmi non troppo elevati ed il Canicattì ci prova in contropiede. Il motivo tattico della sfida è questo. Al 12′ Vitale manca l’impatto col pallone a pochissimi metri su azione di calcio d’angolo.

Nove minuti dopo, al 21′ l’arbitro Cappai concede un calcio di rigore al Catania con Sarao che viene atterrato nettamente in piena area da Pettinato con l’azione che si chiude con la rete di Rizzo che non è valida perché era già stata assegnata la massima punizione. Dagli 11 metri Lodi calcia centralmente ma la traiettorie è deviata da Scuffia che respinge di piede.

Poco prima della mezz’ora Rizzo ci prova dal limite ma Scuffia è ancora pronto.

Il Canicattì ci prova nel finale, poi il Catania passa nel recupero

Gli ospiti che navigano nelle zone medio-basse della classifica avendo totalizzato 12 punti, si affacciano rare volte dalle parti di Bethers. Al 37′, però, c’è una buona occasione con Iezzi che salta Rapisarda e crossa al centro, Manfrè prende bene il tempo e colpisce di testa da pochi passi ma non inquadra la porta.

Gol sbagliato… Cappai dà un minuto di recupero ed il Catania trova il vantaggio con Rizzo che è bravo a raccogliere una conclusione sulla traversa di De Luca e ad insaccare a porta vuota indisturbato.

Nella ripresa, Jefferson mette in ghiaccio la sfida

Il Canicattì ad inizio ripresa prova nel colpaccio ma il tiro di Sibbide dalla distanza sembra più un rinvio di alleggerimento che altro. Gli ospiti non mollano e rimangono aggrappati alla partita. Poi al 55′ Zeoli richiama Lodi per Palermo e 5′ minuti dopo Russotto entra per De Luca. Bonfatto, tecnico del Canicattì risponde con Fuschi al posto di Sibide.

Zeoli effettua un nuovo cambio: Jefferson entra per Sarao. Non passo molto e l’attaccante brasiliano trova il raddoppio. Russotto sulla sinistra sforna un assiste perfetto nel cuore dell’area: Jefferson è pronto e fa 2-0 a porta vuota. Al 71′ il Canicattì va in avanti con Privitera ma il suo cross è facile preda di Bethers. Due minuti dopo nuovo cambio per gli ospiti: entra l’ex Licciardello per Iezzi.

Russotto si presenta a tu per tu con Scuffia che è bravo in uscita a sventare ma la sfera arriva a Jefferson che prova il pallonetto ma un difensore spazza. L’azione non finisce, Rapisarda crossa dalla destra, Jefferson di testa è implacabile e taglia verso la porta un pallone imparabile per Scuffia: doppietta personale e 3-0.

Nel finale, al 77′, Zeoli cambia gli ultimi due giocatori: entrano Giovinco e Somma per Sarno e Rapisarda. Standing ovation per il terzino catanese. Proprio Giovinco ci prova subito su cross di Castellini ma senza inquadrare la porta. Bonfatto nel frattempo sostituisce Privitera con Sinatra: per il mediano di origini catanesi, autore di una prova caparbia, applausi anche dal pubblico di casa.

All’82’ Corrado entra per Manfrè. Succede poi ben poco. Jefferson ci prova per la tripletta ma prima è impreciso, poi Scuffia evita il peggio ed ancora non sfrutta un “regalo” dell’estremo difensore ospite calciandogli addosso.

Intanto Bonfatto fa l’ultimo cambio: Scalisi per Cardinale. Subito dopo occasione per Giovinco, servito solo sul lato sinistro dell’area: l’attaccante ha troppa fretta di calciare e ne esce una conclusione debole che non impensierisce Scuffia. All’89’ Giovinco impegna Scuffia con una forte conclusione dalla distanza. Finisce tra gli applausi con il Catania sempre più padrone del girone I della quarta serie aspettando lo scontro di domenica prossima con il Lamezia Terme.

Catania-Canicattì, il tabellino

Catania: Bethers; Rapisarda (Somma dal 77’), Castellini, Lorenzini, Boccia; Rizzo, Lodi (Palermo dal 55’), Vitale; Sarno (Giovinco dal 77’), Sarao (Jefferson dal 65’), De Luca (An. Russotto dal 60’). Allenatore Zeoli. A disposizione: Groaz, Lubishtani, Pedicone, Forchignone.

Canicattì: Scuffia, Di Mercurio, Conti, Pettinato, Tedesco; Cardinale, Privitera (Sinatra dal 79’), Sidibe (Fuschi dal 63’); Iezzi (Licciardello dal 73’), Manfrè (Corrado dall’82’), Scopelliti. Allenatore Bonfatto. A disposizione: Amata, Russo, Santapaola, Bozzanga, Scalisi.

Arbitro Enrico Cappai di Cagliari. Assistenti di linea Luca Mocci (Oristano) e Valeria Spizuoco (Cagliari).

Reti: Rizzo al 45+1, Jefferson al 67’ e 74’.

Note: Spettatori presenti 14.850. Al 20’ Scuffia para rigore a Lodi. Ammoniti: Lodi, Privitera, Sidibe, Boccia.

Recuperi: 1’ e 4’.