Giocare con gli stadi vuoti è surreale. Certo, bisogna stare attenti per via del coronavirus, però il calcio ha bisogno di pubblico. Ed è questo l’obiettivo del Comune di Genova che, in vista del derby che si disputerà mercoledì 22 luglio, ha chiesto alla Lega di permettere sia la presenza di una rappresentanza dei tifosi genoani e blucerchiati «sempre mantenendo numeri contingentati e in sicurezza») sia di anticipare l’orario della partita (al momento fissato per le 21.45).
In una nota, Stefano Anzalone, consigliere del Comune di Genova con delega allo sport, ha affermato: «Capisco che siamo ancora in un periodo di assestamento, ma piccoli segnali di normalità gioverebbero molto alla realtà sportiva. Speriamo che ci possa essere questa possibilità, sarebbe davvero importante per quello che è l’evento sportivo più sentito dai genovesi».
«L’incontro – ha aggiunto Anzalone – è stato programmato per le ore 21.45, sarebbe importante anticipare almeno di un’ora il fischio d’inizio per fare in modo che davvero tutta la cittadinanza possa godere di questa festa dell’intera città».
Sul tema della riapertura degli stadi è intervenuto anche Giovanni Malagò, presidente del CONI: «Aprire gli stadi ai tifosi? Certo, l’auspicio è riportare il prima possibile la gente negli stadi magari rispettando le prescrizioni dell’evoluzione positiva, ma non nel senso del contagio, di tutta questa vicenda».
«Per mesi ci hanno insegnato, educato, abituato a rispettare l’opinione della commissione tecnico scientifico – ha aggiunto Malagò – Visto da fuori ci sono delle cose che si fa fatica a capire anche quando ci sono ordinanze regionali difformi rispetto a quelle statali».
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