L’uomo aveva di fatto adibito l’intera area ad una discarica a cielo aperto con lo stoccaggio di circa 3.600 chilogrammi tra pneumatici fuori uso e commercializzabili, senza aver provveduto a predisporre gli scarichi per le acque reflue, così lasciando penetrare nel terreno eventuali liquidi rilasciati dagli pneumatici.
Nell'area erano stoccati in maniera incontrollata rifiuti inerti, materiali di scarto derivati da demolizioni edilizie, materiale ferroso destinato alla rivendita, pneumatici, lastre di eternit, telati per infissi e carcasse di autocarri.
Sotto sequestro è finita l'area di circa 2.000 metri quadrati.