Fra le ipotesi c'è quella che porta ad una cooperativa di servizi sociali con sede a Partinico, che da diversi anni effettua servizi di assistenza per il Comune di Agrigento e per altri comuni del distretto. Fonti investigative riferiscono che i pm hanno fatto notificare alcuni avvisi di garanzia.

I due, simulando di essere rispettivamente un marinaio spagnolo ed un gioielliere di Balestrate, traevano in inganno il malcapitato facendosi consegnare la somma di 4.500 euro e di 3.000 dollari in contanti per il pagamento di falsi gioielli risultati privi di valore commerciale.

L’uomo arrestato, su disposizione dell’autorità giudiziaria è stato portato presso la casa circondariale “Lorusso” di Palermo in attesa di udienza di convalida.

Accade in provincia di Palermo dove, nonostante l'uomo sia ai domiciliari, così come il padre e la madre della piccola vittima, le famiglie dei bambini che vanno all'asilo a poca distanza dalla sua casa si sono ribellati.

Alla vista dei militari, l'anziano tentava di allontanarsi frettolosamente in direzione della propria autovettura, posteggiata ad un centinaio di metri di distanza. Poco dopo divampava un incendio che interessava un’area di circa 400 metri quadrati. L’immediato intervento dei Vigili del Fuoco di Partinico consentiva di estinguere il focolare.

Nel corso del controllo, i Carabinieri hanno accertato che il commerciante aveva manomesso, con allaccio diretto alla rete pubblica, anche il contatore elettronico della sua abitazione, sita sopra la sua attività commerciale.

In manette sono finiti Nicolò Salto, 60 anni; Antonino Salto, 32 anni; Giuseppe Giambrone, 58 anni; Francesco Giambrone, 24 anni; Antonino Giambrone, 37 anni; Antonino Frisina, 57 anni; Giuseppe Toia, 47 anni.

Un fabbro aveva realizzato presso la propria abitazione un allaccio abusivo alla rete pubblica al fine di registrare un consumo di energia elettrica inferiore del 100% rispetto al dato reale.

I carabinieri hanno arrestato in flagranza di furto aggravato David Giambrone, 36 enne di Borgetto, Benedetto Mattina, 38 enne di Partinico, e Rosario David, 29 enne di Partinico, tutti già noti alle forze dell’ordine.

Il malvivente, dopo esseri impossessato dello smartphone, non voleva più restituirlo colpendo al volto il proprietario prima di darsi alla fuga.