Per il sindacato "il numero di lavoratori in ingresso è residuale rispetto alle migliaia di lavoratori che hanno lasciato il servizio negli ultimi anni. Ci sono serie, anzi, serissime difficoltà ad aprire gli uffici postali e a recapitare il prodotto postale".
Siamo fortemente preoccupati – dice il dottor Marcello Lo Cascio, componente della segreteria nazionale della CUB P.I. - perché se il Comune non rispetta le scadenze previste farà perdere un’occasione storica ai lavoratori e, all’attuale situazione di difficoltà economica dell’ente aggiungerebbe un dissesto funzionale".
Le sigle sindacali hanno indetto questo sciopero per protestare contro la carenza di risorse e la mancanza di strumenti, l’eccessivo utilizzo dello straordinario e la mobilità perpetua dei lavoratori da un ufficio a un altro.
“Facciamo appello all’intera deputazione regionale – aggiungono – ricordando che i lavoratori Asu hanno diritto, ex lege, alla stabilizzazione e la Resais o altre società partecipate della Regione, rappresentano le realtà più idonee ad accogliere i soggetti in esubero”.
Il Segretario Confintesa Palermo e Sicilia, Domenico Amato dichiara: "Questa Segreteria seguirà passo dopo passo l’iter di transito che porterà dalle sale dell’ARS alla realizzazione la stabilizzazione dei lavoratori ASU".
di
Redazione
molti hanno perso il lavoro dopo 25 anni di servizio
Si attendono i 500 milioni romani per decidere del futuro di questi lavoratori. Oggi doveva svolgersi la Commissione Ministeriale a Roma senza la quale i lavoratori non avrebbero potuto avere l’autorizzazione a rientrare nei propri posti di lavoro.
Amministratori e lavoratori si concentreranno a Piazza Marina alle 9.30 e, intorno alle 10.30, partirà il corteo che, con in testa i gonfaloni dei comuni e i sindaci con le fasce tricolore, arriverà in piazza Indipendenza.
Sono stati stabilizzati 36 lavoratori a tempo determinato dell'ospedale Civico di Palermo. Si chiude così la stagione di precariato nella più grande azienda ospedaliera del Mezzogiorno d'Italia.