Il 12,7% dei minori non arriva neanche al diploma delle superiori, perché abbandona precocemente gli studi, e in Sicilia si raggiunge la punta negativa con il 21,2%.

Proposte da un lato misure standard di prevenzione (dalle mascherine alle sanificazioni) per l'inizio dell'anno scolastico che tengono conto del quadro attuale, ma anche ulteriori interventi da modulare in base alla valutazione del rischio.

È stato massiccio l'utilizzo di risorse pubbliche da parte delle scuole per attività di disinfezione delle superfici, ma limitata la considerazione delle evidenze scientifiche che impongono investimenti per migliorare la qualità dell'aria.

I presidi, come era facilmente prevedibile, si trovano a dover affrontare una situazione assai difficile. E quindi, in queste ore, è un rincorrersi di comunicazioni pubblicate sui siti web degli istituti scolastici e circolari inviate agli studenti e ai genitori.

Parla a BlogSicilia la preside Patrizia Roccamatisi: "La scuola in questo momento non è un luogo sicuro. Non ci sono le condizioni per riaprire".

Un rientro a scuola che non c'è stato a Noto. E' quanto sostenuto dalla consigliera comunale di Noto, nonché ex assessore dell'attuale sindaco, Giusy Quartararo, che rivolge un appello allo stesso primo cittadino perché sospenda le lezioni di presenza.

Per il Ministero si apre oggi con le regole esistenti, per la Regione si apre domani fino alla terza media ma non c'è ancora nessuna certezza per le superiori mentre per il sindaco di Palermo la scuola non deve aprire affatto

Ai genitori verrà chiesto di sottoscrivere il Patto di responsabilità reciproca sulle misure organizzative e igienico-sanitarie, oltre che sui comportamenti individuali per il contenimento della diffusione del contagio.

La Flc Cgil Palermo interviene in risposta alla nota della direzione dell'Ufficio scolastico regionale per la Sicilia sulle assegnazioni provvisorie di docenti. E sollecita “azioni diventate ormai necessarie, non solo per far fronte all'attuale emergenza”, come il potenziamento degli organici e classi stabilmente di 15 alunni.

La maggior parte delle scuole riapriranno fra una settimana ma qualcuno rinvia la partenza. La data ultima per l'inizio dell'anno è, però, fra due settimane o poco più, ovvero entro il 24 settembre

Se l'anno scolastico che sta per iniziare, a causa del Covid19, è una incognita per tutti, ancora più fitto di dubbi ed interrogativi appare per gli studenti disabili. Come sarà per loro il ritorno tra i banchi? Le famiglie non lo sanno e per questo sono molto preoccupate. 

Avrebbero dovuto concludersi il 7 settembre i test sierologici per i docenti ed il personale Ata in vista dell'inizio del nuovo anno scolastico, che ha preso il via proprio oggi con le riunioni dei docenti ed i corsi di recupero. Ma come spesso accade, le procedure vanno a rilento.

Ingressi scaglionati e didattica mista al liceo "Regina Margherita" di Palermo, che con quai 2300 studenti, è la seconda scuola pubblica più grande della città. Tra le novità previste lo svolgimento della ricreazione in classe.

Si potrà ricorrere all’uso di altri edifici che saranno reperiti a cura degli enti locali ed adeguati all'accoglienza in sicurezza dei discenti; per tale obiettivo, dagli uffici dell’Assessorato è già partita una nota rivolta a Sindaci, Città Metropolitane ed ex Province.

Il 57% si augura che i termosifoni funzionino quest’inverno: la maggior parte degli studenti racconta infatti situazioni di gelo, dovendo tenere giacche, cappotti o addirittura piumini in classe durante i mesi invernali.