Le “disposizioni” sono state inviate all'esame dei due rami del Parlamento in quanto non sono state ancora approvate delle corrette norme di attuazione dello Statuto autonomistico in materia finanziaria.
La fiscalità di sviluppo prevista con l'istituzione delle Zone Franche Montane in Sicilia incarna “tutto il possibile” evocato dal presidente del Consiglio, poiché essa eviterà lo spopolamento e creerà le condizioni di sviluppo per le piccole comunità delle montagne siciliane".
Sono 133 gli amministratori che si alternano ogni giorno al presidio e che intervengono nella consueta diretta streaming, prodotta dal Comitato per l'istituzione delle zone franche montane in Sicilia.
Il comitato promotore delle Zone Franche Montane, i 133 comuni montani della Sicilia, l’ASAEL e il CARS (comitato degli amministratori), le segreterie regionali di CGIL, CISL e UIL, chiedono di potere partecipare alla nomina di uno dei componenti siciliani della Commissione Paritetica Stato-Regione, “di indispensabile e imminente nomina”.
"Oggi siamo al 62° giorno di presidio ad Irosa per manifestare in favore della promulgazione della legge sulle Zone Franche Montane in Sicilia. - dice il presidente del consiglio comunale di Aidone
Sono passati 60 giorni da quando è partito il presidio a Irosa, allo svincolo per Catania e Palermo, del comitato promotore per la legge che istituirebbe le Zone Franche Montane di Sicilia e i 133 comuni che sarebbero coinvolti da questa misura.
Al presidio di Irosa hanno garantito la presenza sindaci e amministratori provenienti da tutta la Sicilia, erano rappresentate tutte le aree di montagna dell'Isola
I 133 sindaci coadiuvati dal comitato promotore della legge tornano a presidiare lo svincolo di Irosa, per sensibilizzare i deputati di Camera e Senato affinché accolgano le loro istanze, e lo fanno con un flashmob domenica 7 febbraio alle 11 quando al presidio saranno disposte 133 sedie con altrettante fasce tricolore da sindaco appoggiate dai rappresentanti dei comuni sulle sedie.
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Redazione
A causa delle restrizioni dovute per la zona rossa
Ultimo giorno di presidio “in presenza” allo svincolo di Irosa. Da domani e fino al 31 gennaio, a causa delle ultime restrizioni anti Covid, il comitato regionale promotore animerà la protesta in modalità “digitale”. Dal primo febbraio ritornerà sul camper.re
Sono trascorsi 36 giorni da quando è partito il presidio allo svincolo di Irosa per fare pressioni sul parlamento italiano per istituire le Zone Franche Montane in Sicilia. Al presidio ogni giorno si alternano sindaci e amministratori locali dei 133 comuni interessati da questa misura e rappresentanti del comitato promotore. Oggi sono presenti alcuni amministratori e il sindaco di Sutera.
"L’ufficio di presidenza della commissione Finanze e Tesoro del Senato, allargato ai rappresentanti dei gruppi, ha giudicato la proposta meritevole di attenzione” ha sottolineato Miccichè.
Oggi al presidio sono presenti il segretario regionale della CGIL Alfio Mannino e il vicesindaco di Alimena Giovanni Di Gangi e l'assessore Vanessa Iannello
La mancata approvazione a livello nazionale della legge istitutiva e l’attivazione di tutte le misure che determinerebbero un sistema di fiscalità di vantaggio al centro della protesta
Chiesto anche l'intervento del presidente della Repubblica. Oggi al presidio c'è il sindaco di Palazzo Adriano (Pa) Nicolò Granà e l'assessore al turismo Totò Spada
Oggi dal camper l'appello lanciato da Carmelo Panepinto e Dino Zimbardo, rispettivamente sindaco e presidente del consiglio comunale di San Giovanni Gemini.
"Oggi più che mai serve un'accelerazione nel processo di approvazione della legge sulle zfm. - dice dal presidio Fabio Venezia, sindaco di Troina - La deputazione nazionale siciliana di ogni schieramento deve farsi carico di calendarizzare la legge e procedere all'approvazione nei due rami del Parlamento. Il rilancio economico delle terre alte deve costituire una priorità nazionale".
Continua la battaglia dei 133 comuni montani siciliani nella speranza di accelerare l'iter in parlamento che permetterebbe al disegno di legge di diventare una legge vera