• Covid19, oscurati 11 siti internet collocati su server esteri che pubblicizzavano e offrivano farmaci non autorizzati
  • L’operazione è stata condotta dai carabinieri del Nas, di concerto con il ministero della Salute, e si inquadra nelle azioni delle forze dell’ordine contro il cybercrime farmaceutico
  • Investigatori e inquirenti ricordano che i medicinali con obbligo di prescrizione non possono essere venduti attraverso internet

ROMA (ITALPRESS) – I carabinieri del Nas, nell’ambito di una mirata operazione di vigilanza telematica contro il cybercrime farmaceutico, condotta di concerto con il Ministero della Salute, hanno oscurato 11 siti web collocati su server esteri e con riferimenti di gestori non individuabili, sui quali venivano effettuate la pubblicità e l’offerta in vendita, anche in lingua italiana, di svariate tipologie di medicinali che, in questi mesi, sono stati a vario titolo collegati all’emergenza pandemica da Covid-19. I provvedimenti d’inibizione all’accesso, cosiddetto “oscuramento”, sono stati emessi dalla Direzione Generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del Dicastero, su proposta del Reparto.
“Viene dunque confermato, anche agli inizi del 2021 – evidenziano gli investigatori -, il trend – rilevato nel corso del 2020 – per il quale il mercato virtuale veicolato dalla rete internet è un’importante fonte di commercio e approvvigionamento di farmaci ad uso umano, molto spesso non autorizzati, con claim accattivanti e asseritamente vantanti proprietà in grado di prevenire e curare diverse patologie, tra cui appunto il Covid-19, che espongono i cittadini a gravissime conseguenze per la salute”. “Particolarmente a rischio – sottolineano gli investigatori – è quella ampia parte di utenti che consulta liberamente il surface web, ovvero la parte ‘in chiaro e indicizzata della rete agevolmente accessibile e alla portata di tutti, che maggiormente si presta a raggiungere una platea pressoché illimitata di persone costituendo, quindi, un grave fattore di pericolo rispetto al potenziale acquisto e alla conseguente incontrollata assunzione di farmaci di dubbia provenienza e distribuiti al di fuori dei canali e delle modalità autorizzate, che non rispettano i rigorosi standard di qualità, sicurezza ed efficacia previsti dalle vigenti disposizioni”.
Investigatori e inquirenti rinnovano l’invito ai cittadini “ad attenersi solo alle indicazioni fornite dagli Organi ufficialmente preposti, consultando i relativi siti istituzionali e diffidando della presenza di offerte sul web di farmaci non autorizzati”, e ricordano che, “secondo la rigorosa normativa italiana, i ‘medicinali con obbligo di prescrizione non possono essere venduti attraverso internet e che l’offerta in vendita e la pubblicità dei ‘medicinali senza obbligo di prescrizione (SOP/OTC) possono essere effettuate on line solo attraverso i siti di farmacie ed esercizi espressamente autorizzati secondo quanto previsto dal decreto legislativo 24 aprile 2006 n. 219, il cui elenco è consultabile sul sito del Ministero della Salute (www.salute.gov.it), riconoscibili attraverso il previsto Logo Identificativo Nazionale che deve essere chiaramente visibile su ciascuna pagina del sito web dedicata ai medicinali”.
(ITALPRESS).