- “Mi sembrerebbe punitivo chiudere tutto e tutti”
- Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, in diretta Facebook, in merito all’ipotesi di un nuovo lockdown nazionale
- Salvini ha precisato che “l’obiettivo è di tornare ad essere un paese che vive da dopo Pasqua”
ROMA (ITALPRESS) – “Non ho i dati scientifici per esprimermi, sono favorevole a intervenire dove la situazione è maggiormente a rischio, ma a un lockdown nazionale che coinvolga la Sardegna o altre province dove non c’è nessuna pressione ospedaliera no, occorre intervenire tempestivamente in maniera chirurgica dove c’è urgenza. Non si può intervenire uniformemente, mi sembrerebbe punitivo chiudere tutto e tutti”. Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, nel corso di una diretta Facebook. “C’è una situazione sanitaria in alcune zone a rischio e li occorre intervenire, ad esempio la situazione di Brescia e Bologna meritano attenzione, ma dare dei segnali di speranza come ha fatto ieri Draghi è fondamentale. Lo stesso Franceschini – ha aggiunto – ricordava come teatri e cinema a suo modo di vedere dovrebbero poter riaprire a fine marzo. Noi ci stiamo muovendo su tre fronti: vaccini, terapie domiciliari e rimborsi. Vediamo di superare questo marzo mettendoci soldi e vaccini, poi l’obiettivo è di tornare ad essere un paese che vive da dopo Pasqua”.
Salvini ha poi spiegato di aver incontrato gli imprenditori del settore fitness, palestre e piscine e “hanno suggerito la data del 7 aprile che è la giornata mondiale della salute come possibile riapertura, ovviamente dove la zona sanitaria lo permette. Loro sono pronti, hanno i protocolli pronti e sarebbe un bel segnale di ritorno alla vita, me ne farò promotore”.
(ITALPRESS).
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