ROMA (ITALPRESS) – “We dream, we build, we win” è il fil rouge del racconto fatto di impegno, passione e determinazione che accomuna il successo delle donne nello sport e di un’azienda leader nel settore delle infrastrutture come Webuild. Per raccontare la tenacia dietro ogni medaglia, ma anche dietro ogni grande opera, il Gruppo ha presentato oggi l’iniziativa “Webuild per lo sport. Atlete campionesse di vita e di sport” con il patrocinio del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), alla presenza del Presidente del CONI, Giovanni Malagò e dell’Amministratore Delegato Webuild, Pietro Salini. Il progetto mira a promuovere i valori dello sport attraverso le storie di cinque campionesse italiane: Caterina Banti (vela), Alice Bellandi (judo) Angela Carini (pugilato), Zaynab Dosso (atletica) e Antonella Palmisano (atletica).
“Queste donne – ha commentato Malagò – hanno una storia sportiva eccezionale con delle storie personali altrettanto eccezionali, e condividono con Webuild valori importanti che spaziano dal lavoro di squadra fino anche alla tutela dell’ambiente. Come Comitato Olimpico, siamo molto felici di questa iniziativa con Webuild, che è campione non solo nazionale ma nel mondo, ed è azienda motivo di orgoglio e di appartenenza per il Paese”.
“Queste campionesse, orgoglio di tutta l’Italia, si sono distinte negli ultimi anni per i loro successi sportivi, così come per il loro impegno e per il loro sacrificio, e siamo fieri di essere qui oggi insieme a loro, al CONI e al Presidente Malagò – ha dichiarato Salini -. Quello dello sport è un percorso ricco di soddisfazioni e di ostacoli, e quello delle atlete, come il nostro, è un mestiere molto difficile. Talento e determinazione sono due pilastri della cultura di Webuild, la nostra chiave per realizzare le infrastrutture più sfidanti al mondo. La costruzione di una ferrovia come quelle che stiamo realizzando in Sicilia o sotto le Alpi per il Brennero, di una diga nel deserto come quelle in Arabia Saudita per NEOM, o della nuova Metro C di Roma, rappresenta una sfida quotidiana con noi stessi che punta al miglioramento della vita di centinaia di migliaia di persone. In un settore storicamente a prevalenza maschile, la strada del successo è fatta di duro lavoro, ma quello che conta è sapersi impegnare e adattare a condizioni spesso estreme e migliorarsi sempre, come succede nei nostri cantieri nel mondo. Per avere successo e lavorare in squadra servono valori forti come quelli di queste donne straordinarie dello sport, che sanno tirare fuori il loro meglio proprio nei momenti più duri”.
L’evento rientra tra le iniziative, promosse e sostenute da Webuild, per creare valore condiviso nei paesi in cui opera anche sul piano sociale e culturale, oltre che attraverso le infrastrutture realizzate. Webuild sostiene lo sport come strumento di crescita personale e collettivo, in grado di ispirare la costruzione di un futuro migliore. Proprio Caterina Banti, campionessa olimpica di Tokyo e le protagoniste dell’evento, è reduce del successo storico ai campionati mondiali di vela Classe Nacra 17 a seguito di un percorso in cui Webuild ha creduto con forza già dal 2011 prima delle medaglie e dei successi mondiali, sostenendo il Circolo Aniene che nel tempo ha cresciuto tanti grandi atleti. Webuild è infatti al fianco della FIV – Federazione Italiana Vela, al Circolo Aniene e al CONI nel supportare lo spirito di sacrificio della giovane che ha permesso all’Italia di salire sul gradino più alto.
Come nello sport, anche nei suoi cantieri nel mondo Webuild crede nelle donne e nei giovani talenti e investe nel loro futuro, dando valore alle loro competenze, favorendo il loro sviluppo con percorsi professionali e formativi che permettono a ciascuno di esprimere appieno il proprio potenziale.
Con gli under 35 che rappresentano il 41% delle proprie persone, il Gruppo ha lanciato nei mesi scorsi il programma di formazione e impiego ‘Cantiere Lavoro Italià, per l’assunzione di 10mila persone entro il 2026, specialmente nei cantieri del Sud Italia. In parallelo, il Gruppo collabora con un network di quasi 20 atenei di eccellenza in Italia e nel mondo e con istituti superiori a indirizzo tecnico, con l’obiettivo di attrarre, selezionare e formare profili junior di talento. Webuild promuove anche la ricerca su temi di innovazione nel settore, attraverso il Premio Alberto Giovannini per laureandi, laureati e dottorandi.
“Queste donne – ha commentato Malagò – hanno una storia sportiva eccezionale con delle storie personali altrettanto eccezionali, e condividono con Webuild valori importanti che spaziano dal lavoro di squadra fino anche alla tutela dell’ambiente. Come Comitato Olimpico, siamo molto felici di questa iniziativa con Webuild, che è campione non solo nazionale ma nel mondo, ed è azienda motivo di orgoglio e di appartenenza per il Paese”.
“Queste campionesse, orgoglio di tutta l’Italia, si sono distinte negli ultimi anni per i loro successi sportivi, così come per il loro impegno e per il loro sacrificio, e siamo fieri di essere qui oggi insieme a loro, al CONI e al Presidente Malagò – ha dichiarato Salini -. Quello dello sport è un percorso ricco di soddisfazioni e di ostacoli, e quello delle atlete, come il nostro, è un mestiere molto difficile. Talento e determinazione sono due pilastri della cultura di Webuild, la nostra chiave per realizzare le infrastrutture più sfidanti al mondo. La costruzione di una ferrovia come quelle che stiamo realizzando in Sicilia o sotto le Alpi per il Brennero, di una diga nel deserto come quelle in Arabia Saudita per NEOM, o della nuova Metro C di Roma, rappresenta una sfida quotidiana con noi stessi che punta al miglioramento della vita di centinaia di migliaia di persone. In un settore storicamente a prevalenza maschile, la strada del successo è fatta di duro lavoro, ma quello che conta è sapersi impegnare e adattare a condizioni spesso estreme e migliorarsi sempre, come succede nei nostri cantieri nel mondo. Per avere successo e lavorare in squadra servono valori forti come quelli di queste donne straordinarie dello sport, che sanno tirare fuori il loro meglio proprio nei momenti più duri”.
L’evento rientra tra le iniziative, promosse e sostenute da Webuild, per creare valore condiviso nei paesi in cui opera anche sul piano sociale e culturale, oltre che attraverso le infrastrutture realizzate. Webuild sostiene lo sport come strumento di crescita personale e collettivo, in grado di ispirare la costruzione di un futuro migliore. Proprio Caterina Banti, campionessa olimpica di Tokyo e le protagoniste dell’evento, è reduce del successo storico ai campionati mondiali di vela Classe Nacra 17 a seguito di un percorso in cui Webuild ha creduto con forza già dal 2011 prima delle medaglie e dei successi mondiali, sostenendo il Circolo Aniene che nel tempo ha cresciuto tanti grandi atleti. Webuild è infatti al fianco della FIV – Federazione Italiana Vela, al Circolo Aniene e al CONI nel supportare lo spirito di sacrificio della giovane che ha permesso all’Italia di salire sul gradino più alto.
Come nello sport, anche nei suoi cantieri nel mondo Webuild crede nelle donne e nei giovani talenti e investe nel loro futuro, dando valore alle loro competenze, favorendo il loro sviluppo con percorsi professionali e formativi che permettono a ciascuno di esprimere appieno il proprio potenziale.
Con gli under 35 che rappresentano il 41% delle proprie persone, il Gruppo ha lanciato nei mesi scorsi il programma di formazione e impiego ‘Cantiere Lavoro Italià, per l’assunzione di 10mila persone entro il 2026, specialmente nei cantieri del Sud Italia. In parallelo, il Gruppo collabora con un network di quasi 20 atenei di eccellenza in Italia e nel mondo e con istituti superiori a indirizzo tecnico, con l’obiettivo di attrarre, selezionare e formare profili junior di talento. Webuild promuove anche la ricerca su temi di innovazione nel settore, attraverso il Premio Alberto Giovannini per laureandi, laureati e dottorandi.
– Foto Italpress –
(ITALPRESS).
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