Rafforzare e valorizzare il ruolo delle comunità locali nei processi di integrazione degli immigrati, aumentando la consapevolezza che la condivisione tra culture diverse rappresenti una importante forma di arricchimento umano e sociale. E’ l’obiettivo del ‘Festival delle comunità ospitanti’, promosso dal Comune di Salemi nell’ambito del progetto Sprar, che si terrà nella cittadina trapanese da venerdì 13 a domenica 15 ottobre.
Si tratta di una tre giorni attraverso cui gli attori principali che operano nel settore dell’accoglienza potranno confrontarsi sul tema delle migrazioni: rappresentanti delle istituzioni, Ong, associazioni e cooperative siederanno attorno allo stesso tavolo per studiare il fenomeno e portare a galla i possibili modelli di gestione, con un occhio anche al dibattito sullo ius soli.
Fulcro del ‘Festival delle comunità ospitanti’, giunto quest’anno alla sua seconda edizione, sarà il castello normanno-svevo, che alle 17.30 del 13 ottobre farà da scenario all’inaugurazione della tre giorni con gli interventi, tra gli altri, del sindaco di Salemi, Domenico Venuti, del direttore artistico dell’iniziativa, Giuseppe Maiorana.
Alle 19 verrà inaugurata la mostra ‘The follow of Time’, di Pasquale Mazzullo, a cura di Paula Gnidziejko. Sabato, sempre nelle stanze del castello, si apriranno i lavori del convegno ‘Migranti e comunità: normative, ruoli umanitari, prospettive sanitarie per una riconversione etica e sociale’, che si chiuderanno domenica. Previste tre sezioni di lavoro, che serviranno ad affrontare altrettante sfaccettature del tema: dalla normativa sui migranti minori non accompagnati al ruolo delle Ong, per chiudere con la sezione di studio su ius soli e ius culturae. Ai lavori parteciperanno, tra gli altri, l’assessore regionale alla Sanità, Baldo Gucciardi, operatori del settore, rappresentanti Unhcr e Ong come ‘Save the Children’.
Il festival, organizzato in collaborazione con la cooperativa sociale ‘Cresm’ e con il Forum del Terzo settore della provincia di Trapani, vede anche la collaborazione dell’Istituto Comprensivo Statale “G. Garibaldi/Giovanni Paolo II” e dell’Istituto superiore ‘Francesco D’Aguirre’ di Salemi: i dirigenti dei due istituti, Salvino Amico e Francesca Accardo, interverranno anche all’inaugurazione della tre giorni, che vedrà anche l’avvio dei laboratori artistici urbani e mostre: spazio anche alla musica, all’animazione e al ‘food delle culture’. In scaletta anche la mostra fotografica al Museo della mafia e officina della legalità, intitolata ‘Io sono io. 40 autoritratti’, a cura di Sandro Scalia. Previste anche le presentazioni di due libri al castello: la ‘Guida alla Street art in Sicilia’, fissata per le 17.30 di sabato, e ‘Riace, il paese dell’accoglienza’, di Antonio Rinaldis, alle 17.30 di domenica.
“In tanti lasciano la loro terra natia, in tanti perdono la vita, in tanti lottano per un futuro migliore ma tanti ci chiedono di affermare il proprio diritto alla vita – afferma Maiorana -. Questa edizione del festival rifletterà proprio su questi temi. Abbiamo lavorato per circa otto mesi con il Tavolo delle comunità, che coordino, sul coinvolgimento attivo dei migrati nelle attività che interessano e si svolgono nella nostra città. Questa edizione vede anche la presenza di numerose istituzioni, associazioni e Ong che ogni giorno provano a ridare fiducia a chi quella fiducia l’ha persa, ma vuole riconquistarla”.
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