Ennesima aggressione subita da un poliziotto penitenziario. Cambia il teatro ma il copione è sempre lo stesso. A dichiararlo è il Presidente di Consipe – Mimmo Nicotra – che rende nota l’ennesima aggressione subita da un poliziotto penitenziario in servizio presso la Casa Circondariale di Trapani.

La ricostruzione

Dalle prime notizie, prosegue Nicotra, sembra che un detenuto extracomunitario con seri problemi psichiatrici abbia lanciato sul volto del malcapitato agente del liquido bollente.

Il detenuto, già noto per la sua aggressività, pare che durante i normali e continui controlli abbia colto l’occasione dell’apertura dello spioncino da parte dell’agente, che prontamente è stato trasportato al vicino ospedale. Tra l’altro, sembrerebbe che il detenuto in questione sia affetto da diverse patologie.

All’agente aggredito auguriamo una pronta guarigione mentre al nuovo Governo di farsi promotore di norme ad hoc che possa essere strumento per contenere i continui disagi causati dai molti detenuti ristretti con problemi psichiatrici.

L’ennesimo ferimento

Un agente della Polizia Penitenziaria è stato aggredito da alcuni detenuti minorenni reclusi al Malaspina di Palermo. È il secondo in pochi giorni come denunciano i sindacati della Polizia penitenziaria.

L’aggressione al Malaspina

L’episodio è accaduto nel pomeriggio di domenica scorsa nel carcere Malaspina di Palermo, e ha visto vittima dell’aggressione, un Poliziotto Penitenziario solo perché il detenuto italiano con l’appoggio di altro pare di nazionalità magrebina, esigevano di violare un ordine di servizio, pensando di essere a casa loro, pretendendo di andare ai cortili passeggi riservati ai maggiorenni”.

“Il sistema è fallito”

Come denuncia Gioacchino Veneziano segretario generale della UILPA Polizia Penitenziaria della Sicilia, “il sistema penitenziario minorile è fallito” “siamo convinti – chiosa Gioacchino Veneziano della UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia – che il troppo buonismo, generate anche dalle azioni propagandistiche delle iniziative tese al reinserimento, a volte insabbiano una verità che noi come sindacato non nasconderemo mai, infatti guarda caso queste vili azioni di violenza non sono mai seguite da prese di posizioni dei tanti che operano dentro le strutture minorili”.

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