Sono scesi in strada ad Alcamo, nel trapanese, dando vita ad una violentissima rissa. Tutti erano armati, chi con mazze, chi con bastoni, chi addirittura con un fucile da sub. Uno dei coinvolti ha chiamato i carabinieri ed il loro tempestivo intervento ha evitato che la zuffa potesse trasformarsi in tragedia.

La segnalazione

Ad intervenire i carabinieri della compagnia di Alcamo che hanno denunciato 5 persone, in quanto ritenute presumibilmente responsabili di aver causato una rissa armati di mazze e altri arnesi, tra i quali persino un fucile per la pesca subacquea. In pieno pomeriggio è giunta al 112 una chiamata di un 28enne il quale dichiarava di essersi armato di fucile da pesca sub e di trovarsi nel mezzo di una rissa.

L’immediato intervento

L’operatore della centrale operativa ha attivato immediatamente le pattuglie in circuito indirizzando le autoradio nella zona della via Ruisi. All’arrivo dei militari dell’Arma sono state trovate 5 persone di età compresa tra i 23 e i 45 anni armate di mazze e bastoni. Tutti sono stati immediatamente fermati dai carabinieri con non poche difficoltà vista la resistenza opposta.

Le indagini ed i provvedimenti

Sono stati tutti denunciati mentre sono in corso gli accertamenti per comprendere le cause che hanno scatenato la violenta rissa.

Ieri una rissa a Palermo

Anche Palermo è stata teatro di una rissa con violento pestaggio e la vittima ricoverata con una prognosi di 12 giorni. E’ accaduto in pieno centro città, in via Roma. La rissa è stata interrotta dai carabinieri che hanno sorpreso tre giovani a picchiare un ragazzo già a terra. I carabinieri della stazione Oreto hanno arrestato tre giovani di 22, 25 e 30 anni. Una pattuglia dei militari ha sorpreso tre giovani intenti a colpire un ragazzo, riverso a terra, con calci e pugni ed utilizzando una bottiglia in vetro. L’intervento dei carabinieri ha consentito arrestare uno degli aggressori e di mettere in fuga gli altri due, scongiurando così più gravi conseguenze per la giovane vittima. Le successive tempestive indagini, coordinate dalla Procura, hanno consentito di risalire agli altri due complici. Il gip ha disposto gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. Analoga misura cautelare è stata applicata, in occasione della convalida dell’arresto, nei confronti del giovane bloccato la stessa notte. La vittima, trasportata in ospedale a seguito dell’aggressione, ha riportato 12 giorni di prognosi.

Articoli correlati