lSono trascorse meno di 24 ore dai risultati del ballottaggio a Trapani, dove il mancato raggiungimento del quorum consegna la cttà ad un commmissario guardando al 2018 per le prossime consultazioni. Ecco che l’ultimo sconfitto di questa tornata elettorale, Pietro Savona, rimasto solo in corsa dopo la decadenza di Girolamo Fazio, a risultati ormai chiari approfitta per fare un bilancio e chiarezza.

Per Piero Savona “il Pd e il centrosinistra hanno fatto poco affinché il voto a Trapani assumesse un valore nazionale”. Davanti al suo comitato
elettorale in via di smobilitazione, Savona si toglie qualche sassolino dalla scarpa: “Questa è la terra del super latitante Matteo Messina Denaro – dice  – e due dei miei avversari avevano problemi giudiziari. Speravo in un sostegno maggiore del Pd, in un’azione più incisiva, anche perché qui la sinistra praticamente non esiste e il centro è diviso”.

E prosegue: “Io ce l’ho messa tutta, ma non potevo certo fare apparentamenti al ballottaggio col senatore Antonio D’Alia, perché se fossi stato
eletto e intanto la sua situazione giudiziaria si fosse aggravata certamente mi sarei dovuto dimettere da sindaco”.

Ma per Savona la partita potrebbe non essere definitivamente chiusa “A Trapani si tornerà a votare nel 2018, ma potrebbero esserci risvolti inediti se la Prefettura dovesse verificare pressioni subite dal sindaco uscente durante il suo mandato e infiltrazioni di un certo tipo – dice -. E’ solo una sensazione, vedremo cosa accadrà”, aggiunge Savona, che stamattina si è recato nel municipio per un saluto al sindaco uscente, Vito Damiano, che lascerà il posto a un commissario che sarà nominato dalla Regione.

Ma lo stesso Vito Damiano ormai al commiato con la città parla con amarezza del suo periodo alla guida della città :  “Sono un ex generale dei carabinieri e ho fatto il sindaco a Trapani per 5 anni, ma questa politica non mi piace. Ho cominciato a subire pressioni subito dopo il mio insediamento, ho cacciato quattro assessori nei primi sei mesi proprio per questo e poi ne ho sostituiti altri. Lascio un clima brutto, ho avuto un consiglio ostile”. “Troppo trambusto, per evitarlo bastava che qualcuno dei protagonisti facesse un passo indietro nei tempi giusti”. conclude.