• I ladri hanno sorpreso la signora di 86 anni di notte
  • Hanno immobilizzato l’anziana con nastro adesivo
  • Rubati pochi euro, una catenina in oro ed un orologio

Hanno fatto irruzione a casa sua, a Marsala, l’hanno immobilizzata a letto e le hanno rubato pochi euro, una catenina in oro, strappandola alla vittima, ed un orologio. Una rapina violenta e tanta paura per un’anziana di 86 anni, ex insegnante, che è stata sorpresa nella notte da dei ladri che hanno fatto irruzione nel suo appartamento dove vive da sola.

I malviventi l’hanno sorpresa mentre dormiva e l’hanno immobilizzata con del nastro adesivo isolante. Quindi, hanno rovistato all’interno dell’appartamento alla ricerca di denaro e preziosi. Non trovando, comunque, molto. L’anziana signora è riuscita a liberarsi dopo che i ladri sono andati via. Stamane il figlio l’ha trovata in stato confusionale.

Di recente un caso di violenza ad anziano a Racalmuto

Quello accaduto a Marsala è solo l’ultimo episodio di violenza sugli anziani nell’Isola. A Racalmuto, lo scorso febbraio, una ex badante (G.G. di 42 anni) è stata accusata di aver picchiato e rapinato di 400 euro un ottantunenne, M.A., presso il quale lavorava fino allo scorso anno. La collaborazione si interruppe perché la donna era stata denunciata per il furto di oggetti in casa.
Le dinamiche sono ancora più crude: l’anziano, rincasato, è stato colpito al capo con un martello, è stato trascinato dentro l’abitazione ed abbandonato, sanguinante, nella camera da letto.

Gli investigatori del Nor di Canicattì avevano identificato la donna che si aggirava nei pressi dell’abitazione della vittima in un orario compatibile con quello dell’aggressione grazie all’utilizzo delle immagini registrate dalle telecamere del centro abitato del paese.
Un’altra telecamera aveva ripreso l’auto da lei usata. L’arrestata, che ha precedenti specifici, era sottoposta alla misura di prevenzione dell’avviso orale. Nell’abitazione dell’indagata i carabinieri hanno trovato una felpa con cappuccio, messa ad asciugare, simile a quella indossata dalla donna ripresa nelle immagini registrate, e un paio di scarpe da ginnastica, accuratamente lavate, che sottoposte a test dalla Sezione investigazioni scientifiche di Agrigento, mostravano ancora tracce di sangue.