Il comitato genitori chiede di sospendere immediatamente il servizio di mensa scolastica che viene fornito alle classi che effettuano il tempo prolungato alla scuola “Nunzio Nasi” di Trapani. La decisione in seguito ai casi presunti di tossinfezione alimentare che avrebbero colpito ieri una decina di bambini, finiti all’ospedale di Trapani con fori dolori addominali. La ditta che fornisce questi pasti oltretutto sarebbe la stessa a cui il Comune di Alcamo ha risolto il contratto per un’accertata contaminazione dei pasti forniti alle scuole della città.

Approfondimenti

“Alla luce di quanto accaduto, anche nel recentissimo passato – scrive il comitato genitori -, chiediamo solo che vengano effettuati controlli approfonditi. Nessun immotivato allarmismo, solo precauzioni fondate”. Nella lettera inviata al sindaco, ai dirigenti scolastici, al garante dei diritti dell’infanzia e al prefetto si sollecita “la temporanea sospensione in via precauzionale dell’erogazione del servizio da parte della ditta”. Questo sino a che non saranno resi noti gli esiti degli esami disposti ieri a seguito del ricorso al pronto soccorso di 12 bambini di una classe della scuola “Nunzio Nasi” per sospetta tossinfezione alimentare, ed anche a seguito di più approfondite analisi e controlli da parte delle autorità preposte.

“Garantire la salute dei bambini”

“Si tratta – aggiungono i genitori nella lettera – dell’ultimo di una serie di episodi nefasti, ormai tristemente noti, che ha totalmente azzerato la nostra serenità. Non si può pensare di gestire la salute dei nostri figli su base statistica (abbiamo sentito che 12 bambini su 750 non costituiscono un campione rappresentativo), o affidarci ogni giorno alla nostra buona stella sperando che il cibo consumato dai bambini sia idoneo. Abbiamo bisogno di certezze su un argomento così delicato come l’alimentazione e il conseguente stato di salute dei nostri figli, e non intendiamo giocare alla roulette russa su questi temi”.

Altro caso ad Alcamo

Problemi similari si stanno registrando ad Alcamo dove dallo scorso 19 ottobre il servizio mensa è stato sospeso nelle scuole in cui veniva portato dalla ditta il pasto preconfezionato. Da ieri il servizio si è interrotto anche nelle scuole dotate di cucina interna perché gli alimenti venivano forniti sempre dalla stessa ditta Lo scorso mese ad Alcamo si registrarono 55 casi di tossinfezione tra alunni e insegnanti. L’Asp nei giorni scorsi ha certificato la correlazione la qualità dei pasti forniti e i casi di intossicazione.

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