Sono arrivate questa mattina a Campobello di Mazara decine di carabinieri dello squadrone eliportato cacciatori di Sicilia, reparto specializzato dell’arma in perquisizioni e ricerca di bunker. I militari procederanno a perquisire, non appena i Ris avranno terminato i rilievi tecnici, l’immobile in vicolo San Vito il primo covo scoperto nel corso delle perquisizioni.

La perquisizione nella casa della madre di Bonafede

Dopo la scoperta del secondo covo dell’ex latitante, i Carabinieri del Ros hanno perquisito l’abitazione della madre del vero Andrea Bonafede, il geometra di 59 anni che ha prestato la propria identità al boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro. L’abitazione, che si trova a pochi metri in linea d’aria dal secondo bunker scoperto ieri a Campobello di Mazara, è stata posta sotto sequestro.

La rinuncia alla videoconferenza e la chemioterapia

Il boss Matteo Messina Denaro avrebbe rinunciato a essere presente in videoconferenza, dal carcere de L’Aquila, con l’aula bunker di Caltanissetta a causa della sua prima seduta di chemioterapia a cui viene sottoposto in queste ore all’interno dell’istituto penitenziario. A quanto si apprende da fonti informate, sarebbe stata allestita un’apposita stanza non molto distante dalla sua cella dove Messina Denaro si sottopone alle cure. Al momento non c’è certezza, in virtù di questa necessità medica, su quali saranno le intenzioni del boss di Cosa Nostra in merito all’eventuale sua partecipazione alle prossime udienze del processo.

Nell’aula bunker del carcere Malaspina di Caltanissetta, intorno alle 11, l’udienza del processo a Matteo Messina Denaro è stata poi rinviata al 9 marzo “per consentire al difensore di essere presente”.

L’autista: “Non sapevo fosse Matteo Messina Denaro”

“Non sapevo fosse lui. Se l’avessi saputo sarei stato un pazzo ad accompagnarlo, ma non lo sapevo”. E’ quello che avrebbe detto Giovanni Luppino, il commerciante di olive che ha condotto in auto Matteo Messina Denaro alla clinica di Palermo «La Maddalena» per essere sottoposto a cure chemioterapiche. L’uomo, arrestato per favoreggiamento aggravato, ha risposto al gip nel corso dell’interrogatorio di garanzia.

 

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