Minacce e continue vessazioni ai propri anziani genitori a cui chiedeva soldi, come fossero un bancomat. Neanche il divieto di avvicinamento era riuscito a tenere a bada la violenza di un uomo di 44 anni a Campobello di Mazara. Ha violato le misure restrittive e i carabinieri lo hanno portato in carcere dopo un’indagine scaturita dalla richiesta di aiuto della coppia di anziani.

Il provvedimento della corte d’appello

A mettergli le manette sono stati i carabinieri della stazione di Campobello di Mazara. Il provvedimento ha riguardato un pregiudicato residente nella cittadina, figlio delle vittime di questa storia fatta di violenza. A stabilire la custodia in carcere la corte d’appello di Palermo. In particolare l’uomo è stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle persone offese, vale a dire dai genitori. L’arresto venne già operato dai carabinieri della locale stazione nel 2019 e questo però non lo aveva fatto desistere.

L’arresto del 2019

In quella circostanza, l’arresto era scattato nel corso di un intervento svolto dai militari dell’Arma in soccorso dell’anziana coppia di genitori del 44enne. La coppia di anziani, ormai esasperati da anni di soprusi, avevano rivelato di subire da molto tempo continue aggressioni fisiche e verbali da parte del figlio. Quest’ultimo, infatti, dedito all’abuso di sostanze alcoliche e disoccupato, chiedeva in modo assiduo dazioni di denaro agli anziani genitori.

Le violazioni

Incurante della misura imposta, il 44enne ha messo in atto continue violazioni, tanto da contattare i familiari per avere soldi. Lo ha fatto sia chiamandoli al telefono ma anche recandosi personalmente nella loro abitazione. I carabinieri, con una costante attività di controllo, hanno prodotto elementi investigativi, pienamente condivisi dall’autorità giudiziaria competente, che hanno permesso l’applicazione della custodia cautelare in  carcere. Per questo motivo, al termine delle formalità di rito, il campobellese è rinchiuso nel carcere “Pietro Cerulli” di Trapani.

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