Sono stati concessi per motivi di salute gli arresti domiciliari a Lorenzo Cimarosa, cugino di Matteo Messina Denaro, condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione per associazione mafiosa.

L’uomo, ufficialmente imprenditore, ma considerato dagli inquirenti il ‘bancomat’ del superboss, venerdì è ritornato nella sua abitazione di Castelvetrano, che aveva lasciato nel dicembre 2013 a seguito dell’arresto nel corso dell’operazione Eden.

Il cugino del latitante più ricercato d’Italia ha preso, così come il figlio Giuseppe, che però è incensurato, le distanze dalla mafia ed ha iniziato a collaborare con la giustizia raccontando quanto sapeva.

Adesso la prima sezione della Corte d’ appello di Palermo gli ha concesso gli arresti domiciliari. L’istanza era stata presentata dai suoi legali, quindi potrà scontare la pena residua nella sua villetta di contrada Fontanelle.
La decisione dei giudici trova riscontro nei suoi problemi di salute e nella sua posizione di “dichiarante”.

A Cimarosa sarebbe anche stato proposto un programma di protezione, con il conseguente trasferimento in una località segreta, ma avrebbe rifiutato.

Cimarosa, nel corso dei vari interrogatori, ha ammesso di avere dato soldi alla sorella del latitante, Patrizia Messina Denaro, attualmente in carcere.