La giunta del Comune di Salemi, in provincia di Trapani, chiede riconoscimento dello stato di calamità. Si tratta di uno dei tre comuni siciliani dichiarati zona rossa dalla Regione in cui è presente un focolaio del coronavirus. le altre due zone rosse si trovano ad Agira e a Villafrati.  La richiesta del Comune trapanese ha come obiettivo di garantire interventi economici a sostegno delle imprese e di tutte quelle persone che a causa dell’emergenza coronavirus si trovano in uno stato di indigenza.

Salemi chiede”istituti e strumenti di garanzia e sostegno per prestiti e mutui” contratti da privati e aziende. “Nessuno sia lasciato solo – afferma il sindaco, Domenico Venuti -. Accanto al contenimento puntuale e rigoroso dell’emergenza epidemiologica riscontrata in città bisogna far partire un’azione altrettanto energica di contrasto alla crisi economica che purtroppo è già in atto. Serve unità d’intenti da parte di Stato e Regione, ma serve anche celerità nelle decisioni in favore delle popolazioni più colpite dal virus”.

Il Comune trapanese ha anche chiesto “l’azzeramento”, per tutta la durata della fase emergenziale, dei costi delle utenze dei servizi pubblici per le attività e i professionisti fermati dalle disposizioni governative di contrasto al Covid-19″. Lo stesso provvedimento è stato chiesto per i cittadini residenti a Salemi con redditi inferiori alla soglia di povertà calcolata dall’Istat, per i disoccupati e per chi vedrà il proprio reddito abbassarsi perché derivante “esclusivamente” da proventi di attività economiche sospese a causa dell’emergenza.

Chiesti per il Comune zona rossa, le aziende, e i professionisti “di ogni comparto economico-produttivo” benefici, contributi e agevolazioni, oltre che “il differimento dei termini” e il “sostegno” riguardo agli interessi su mutui, prestiti e finanziamenti, ma anche “facilitazioni e garanzie per l’accesso a fondi e finanziamenti statali, regionali e comunitari”.

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