Può capitare che la più esotica fra le isole del mondo possa cedere il passo alla più selvaggia dell’arcipelago delle Egadi, in Sicilia. E’ il caso di una coppia di giovani cooperanti di una organizzazione non governativa che opera principalmente ad Haiti che hanno scelto di fermare il tempo e pronunciare il fatidico sì a Marettimo.
Si tratta di Emilie e Silvio, francese lei siciliano di Messina lui, che si sono conosciuti nell’isola haitiana, ma dopo una vacanza alle Egadi sono tornati per sposarsi nel castello di Punta Troia. Così quella che un tempo era la prigione più aspra dove venivano rinchiusi i nemici acerrimi dei Borbone, è diventata set da sogno di un matrimonio.
Un via vai di barche hanno fatto la spola dal villaggio al Castello per accompagnare i cento ospiti provenienti da tutto il mondo, mentre su una terrazza sul mare è stato servito il menù tipicamente egadino preparato da Anna de ‘Il Pirata’.
Quello di Emilie e Silvio, tuttavia, non è il primo matrimonio in stile marettimaro che si celebra nell’isola: “Già da anni la nostra comunità festeggia le nozze di tanti ospiti che, dopo una vacanza, scelgono la semplicità dell’isola e lo spirito genuino che ancora si respira da queste parti”, dice la wedding planer Cettina Spataro, marettimara doc e tour operator.
Effettivamente, a Marettimo, basta poco per sognare: il Padre Eterno probabilmente, concependola, non si è risparmiato ma la gente del posto è riuscita a preservarla da speculazioni edilizie e dalle brutture che troppo spesso si fanno largo in altre località turistiche.
Per sposarsi nella più lontana delle Egadi si può scegliere di farsi trasportare in groppa ad un asino e dire sì nella chiesetta bizantina fra gli odori delle erbe aromatiche e la brezza che dal mare risale fino alla montagna.
“Ovviamente dipende dalla stagione – continua Spataro – ma un must è la barca che prende il posto di una carrozza, e la cerimonia che si può celebrare in chiesa o, col rito civile, in uno dei tanti scorci suggestivi della nostra isola”.
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