Tornerà in Italia, ma senza barca, l’equipaggio del peschereccio mazarese Anna Madre sequestrato una settimana fa in acque internazionali da militari tunisini. Lo conferma uno degli armatori, Giampiero Giacalone.
“Considerato che la vicenda – dice – è ancora in attesa di sviluppi, i marittimi hanno deciso di rientrare. Nell’ attesa del dissequestro il peschereccio rimarrà al porto di Sfax”. L’armatore aggiunge anche che l’ammenda comminata dalla Commissione tunisina per il rilascio del motopesca non ammonta a 50 mila euro, ma a 69 mila.
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Sequestro peschereccio Anna Madre, Governo regionale impegnato per liberazione
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