Dai lavoratori in nero ai depositi abusivi di alimenti. Sono le violazioni contestati dai carabinieri nel corso di controlli a tappeto nell’intera provincia Trapanese.

Otto denunce in totale

I carabinieri del Nil, nucleo ispettorato del lavoro, hanno denunciato 8 persone nel corso dei controlli in 11 attività commerciali. In alcune di queste sono stati trovati 6 lavoratori in nero, alcuni impiegati in due strutture di Castellammare del Golfo. Per quattro aziende veniva adottato il provvedimento di sospensione dell’attività per gravi violazioni in materia di sicurezza. Ma anche per aver occupato in nero oltre il 10% dei lavoratori con relative sanzioni.

Il seminterrato trasformato in deposito alimenti

I carabinieri del Nas, nucleo antisofisticazione e sanità, hanno denunciato la legale rappresentante di una struttura a Erice Casa Santa. Aveva adibito un seminterrato a locale di lavoro e deposito alimenti, senza procedere all’aggiornamento della registrazione sanitaria. Per questo motivo è stata elevata una sanzione di mille euro.

I controlli proseguiranno

“Continueranno per tutta la stagione estiva – si legge in una nota del comando provinciale di Trapani – i controlli dei reparti specializzati dell’Arma. A fianco del personale delle stazioni carabinieri, sono finalizzati ad assicurare il rispetto della legalità nei diversi settori monitorati”.

Allarme nella ristorazione

Già nelle scorse settimane proprio nel Trapanese era emerso un dilagare del fenomeno dell’utilizzo dei lavoratori in nero. A venir fuori numero eclatanti: quattro lavoratori su 10 tra contratti irregolari e totalmente in nero. Un allarme sommerso che in questo caso riguardava il fronte delle attività ristorative. E’ quanto emerso dall’ultimo controllo effettuato dai carabinieri nelle zone del Marsalese e del Trapanese, tra quelle affollate maggiormente di turisti in questo periodo.

Ben 14 lavoratori in nero e 5 irregolari su 52 presenti, a significare che gli impiegati non regolari rappresentavano circa il 40% della forza effettivamente assunta e assicurata. Oltre alle sanzioni, pari a 55 mila euro, disposti i relativi provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale. In questo frangente il titolare chiamato a garantire il ripristino delle condizioni contrattuali con i lavoratori non regolarmente assunti previsti dalla vigente normativa in materia di occupazione.

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