Nell’ultimo periodo, i militari della Compagnia Carabinieri di Castelvetrano hanno applicato alcune misure restrittive della libertà personale per reati di varia natura, in conclusione di altrettante attività di indagine ed effettuato arresti in flagranza di reato.

Più nello specifico, il 14 febbraio a Castelvetrano, i militari del dipendente Nucleo Operativo e Radiomobile – guidati dal Capitano Antonino Maggio – eseguivano, notificandola all’interessato, un’ordinanza che disponeva la misura degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Marsala – Ufficio G.I.P., a carico di Mahamadou Djaby, nato in Mali nel 1998 e residente a Santa Ninfa, disoccupato, resosi responsabile del reato di atti persecutori (stalking).

L’arrestato, dopo le formalità di rito veniva messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Nonostante la misura cautelare applicatagli, il giovane si rendeva responsabile di evasione dagli arresti domiciliari per ben due volte (nei successivi giorni 15 e 16), e nella circostanza veniva nuovamente arrestato; da ultimo, il 17 febbraio gli veniva applicata la misura della custodia cautelare in carcere – come aggravamento del precedente provvedimento, disatteso –, sempre su ordinanza emessa dalla Sezione G.I.P. del Tribunale di Marsala. Djaby veniva dunque condotto presso il carcere “Pietro Cerulli” di Trapani.

Il 15 febbraio a Castelvetrano, i militari della dipendente Stazione – sotto il comando del Luogotenente Gaspare Maurizio – arrestavano Tatiana Catalanotto, 22enne castelvetranese, casalinga.

Alla donna veniva notificato un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala, dovendo espiare la pena detentiva di 5 anni e mezzo di reclusione per rapina in concorso, furto con strappo, ricettazione, evasione e altro. L’arrestata, terminate le formalità di rito, veniva accompagnata presso la Casa Circondariale “Pagliarelli” di Palermo.

Nella mattinata del 19 febbraio a Gibellina, i militari della Stazione – agli ordini del Luogotenente Salvatore Monteleone – arrestavano Angela Calandrino, gibellinese 42enne, disoccupata.

La donna, a seguito di controllo – effettuato unitamente a personale “Enel Distribuzione S.P.A.” – risultava usufruire arbitrariamente di energia elettrica presso la propria abitazione, prelevata tramite cavi portanti dalla rete elettrica pubblica, e dopo le formalità di rito veniva messa prima a disposizione della Procura della Repubblica di Sciacca e, successivamente, rimessa in libertà.

Nella nottata di domenica 23 febbraio a Poggioreale, infine, i militari del N.O.R.M. arrestavano Francesco Catania, giovane 36enne di Siculiana, disoccupato.

Sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari – secondo provvedimento emesso in data 07.03.2019 dal Tribunale di Caltanissetta – Catania veniva sorpreso a piedi sulla strada statale 624, e all’atto del controllo forniva false generalità. A conclusione delle necessarie incombenze burocratiche, veniva sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari.

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