Una fattoria a Castelvetrano con tanti animali tra cui un dromedario e una zebra tenuti senza le necessarie autorizzazioni è stata scoperta dai carabinieri forestali del centro anticrimine natura di Palermo, nucleo cites, distaccamento di Trapani, con il personale veterinario dell’Asp di Trapani e del Wwf. E stato denunciato il proprietario e sequestrato diverse specie di animali irregolarmente detenute e senza documentazione. L’uomo deteneva, oltre a numerosi capi in regola con tutte le autorizzazioni, altri 19 esemplari in modo illegale.
Sono stati trovati 8 cinghiali, 4 daini, 2 mufloni, 2 istrici e 2 canguri, appartenenti alla specie wallaby delle briglie, privi di documentazione utile a rilevarne origine e provenienza e che, ai sensi della normativa italiana, sono da ritenersi specie potenzialmente pericolose poiché possono costituire pericolo per la salute e l’incolumità pubblica. Inoltre, è stato trovato un pappagallo cenerino e un esemplare di Rossella orientale, un’altra specie di pappagallo inserito anch’esso inserito tra le specie in via d’estinzione. Tutti gli animali rinvenuti all’interno della struttura si trovavano in ottime condizioni di salute, pertanto gli stessi sono stati affidati alla struttura, in attesa di individuare luoghi idonei e regolarmente autorizzate alla loro detenzione.
Fattoria sequestrata nel Catanese
Sequestrato il Fattoria Etnapark di Acireale, nel Catanese. I finanzieri del comando provinciale di Catania hanno dato esecuzione al provvedimento emesso dalle misure di prevenzione del tribunale di Catania. Il provvedimento ha disposto, in particolare, il sequestro e l’affidamento ad un amministratore giudiziario nominato dal tribunale di un’azienda che esercita attività di organizzazione di eventi. Si tratta della Fattoria Etnapark srls di Acireale dove si organizzavano grest estivo e fattoria didattica. Il suo patrimonio, del valore di circa 300 mila euro, è costituito da un terreno, un fabbricato, le quote sociali societarie e il relativo compendio aziendale.
Investimenti sproporzionati
L’indagine di prevenzione deriva da una separata attività di servizio svolta dai militari della compagnia di Acireale in materia di reddito di cittadinanza. In questo contesto sarebbe emersa la disponibilità di beni, per importi sproporzionati rispetto alla posizione reddituale e patrimoniale dell’uomo e dei suoi familiari. In particolare la Fattoria Etnapark è stata realizzata con importanti investimenti per l’acquisto del terreno e la realizzazione di piscine, casette, parco giochi, giardini e altro ancora. Sarebbero stati impiegati capitali del tutto sproporzionati rispetto alle capacità reddituali di Brancato e dei suoi familiari.
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