Reddito di Cittadinanza in Sicilia e nel resto d’Italia ormai al capolinea: quella di luglio sarà l’ultima ricarica per i beneficiari 2023 e da agosto gli occupabili fino a 60 anni senza figli piccoli o anziani in famiglia resteranno senza sussidio, in attesa di iscriversi dal 1° settembre al nuovo portale web del Governo.

Reddito di cittadinanza, cosa succede ora

Chi rispetterà i requisiti di legge, impegnandosi a seguire i corsi di formazione e a stilare il patto digitale per il lavoro, potrà accedere ad un nuovo contributo, volto a finanziare questa fare formativa in attesa di trovare impiego.

Per i soggetti in condizioni di povertà che non hanno i requisiti familiari per rientrare nel nuovo Assegno di inclusione (che comunque parte il prossimo 1° gennaio 2024), infatti, spetta un sussidio individuale di 350 euro.

Stop al Reddito di Cittadinanza dal 1° agosto

Con il Decreto Lavoro (Decreto Legge del 4 maggio 2023, n. 48), il governo Meloni ha confermato l’abolizione del Reddito di Cittadinanza e introdotto il nuovo strumenti per i soggetti occupabili con età compresa tra 18 e 59 anni.

quella di luglio risulta essere a tutti gli effetti l’ultima ricarica per chi percepisce il reddito di cittadinanza dallo scorso mese di gennaio.

Reddito di cittadinanza fino a dicembre, per chi

Il sussidio resta soltanto per chi è seguito dai servizi sociali in quanto rientrante nelle fasce di popolazione che potenzialmente non possono trovare lavoro (disabili, minori, anziani, ecc.). Pertanto, il RdC resta fino a fine anno anche per i nuclei familiari con minorenni, persone con disabilità o con almeno sessant’anni.

Per questi nuclei, il RdC sarà erogato fino al 31 dicembre 2023, per poi essere sostituito dall’Assegno di Inclusione (AdI) dal 1° gennaio 2024.

Cos’è il bonus da 382,5 euro in arrivo a luglio

Per tamponare le situazioni di disagio che si verranno a creare il governo ha introdotto altri aiuti. Sempre a luglio, in concomitanza con lo stop alle ricariche del Rdc, sarà erogato un nuovo bonus da 382,5 euro. La “carta solidale per acquisti di beni di prima necessità” spetterà alle famiglie in stato di bisogno, e con un indicatore Isee al di sotto dei 15 mila euro. Il bonus dunque non è rivolto solo a coloro che perderanno il Rdc, ma a tutte le famiglie che a basso reddito, anzi le maglie sono piuttosto larghe essendo il limite dell’indicatore economico più elevato.

Non è prevista la necessità di presentare alcuna domanda. L’aiuto sarà gestito da Inps che deve mettere a disposizione dei Comuni, attraverso un apposito applicativo web, le liste delle persone in possesso dei requisiti previsti per poter usufruire della card, rilasciata da Poste Italiane (qui le istruzioni per presentare la domanda). Con la carta in questione si possono effettuare acquisti in tutti i supermercati, negozi alimentari, farmacie e parafarmacie abilitati al circuito Mastercard. E può anche essere utilizzata presso gli uffici postali per pagare le bollette elettriche e del gas, e dà diritto a sconti nei negozi convenzionati.

Bonus da 382,5 euro, chi resta escluso

Restano esclusi dalla misura i titolari di reddito di cittadinanza, reddito di inclusione, o qualsiasi altra misura di inclusione sociale o assegno di disoccupazione. Una delle differenze col reddito di cittadinanza (oltre all’importo) è che quest’ultimo prevede una soglia Isee di 9.360 euro, laddove il limite Isee per accedere alla carta solidale è di 15mila.

Un’altra differenza fondamentale è che la carta solidale sarà un bonus una tantum, ovvero sembra essere previsto un solo contributo. Nel decreto attuativo pubblicato in Gazzetta Ufficiale si legge inoltre che l’importo di 382,5 euro potrà essere “eventualmente incrementato” se il fondo da 500 milioni non sarà speso tutto. Gli importi residui, si legge, “sono ricaricati sulle carte dei componenti dei nuclei familiari che abbiano regolarmente utilizzato le somme nei mesi precedenti”.

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