Un incendio si è sviluppato nel corso della sera di domenica scorsa in un oleificio di Campobello di Mazara (Tp). Le fiamme hanno colpito lo stabilimento “Agricola Norrito” sulla sp51, tra Tre Fontane e Torretta Granitola. Secondo le prime ricostruzioni, come riporta il Giornale di Sicilia, il rogo sarebbe da ricollegare a un atto intimidatorio.

Le fiamme hanno interessato l’area esterna dell’azienda, che avrebbe dovuto aprire i battenti tra pochi giorni, distruggendo 300 cassoni in plastica che servono a conservare le olive. Non ci sarebbero dubbi sulla matrice dolosa accertata per la presenza di alcuni pneumatici dati utilizzati per far partire il rogo che solo grazie all’intervento dei vigili del fuoco non si è allargato anche al fabbricato. Di almeno 50mila euro è la prima stima dei danni.

Sull’episodio ora indagano i carabinieri. I militari hanno già sentito il titolare dell’azienda e i suoi parenti più stretti. L’azienda stava per riaprire lo stabilimento in vista dell’imminente raccolta delle olive. La “Agricola Norrito” si occupa da anni di spremitura delle olive a Campobello di Mazara e recentemente aveva terminato un progetto di ampliamento realizzando un nuovo oleificio sulla sp51.

Il sindaco di Campobello Giuseppe Castiglione ha espresso solidarietà all’imprenditore Gaspare Leggio, titolare dello stabilimento di imminente apertura. “Un gesto che colpisce un imprenditore locale, che, nonostante le difficoltà del comparto, continua a investire nel nostro territorio, facendo impresa e garantendo lavoro a tante persone, non può che ferire l’intera comunità campobellese – dichiara il sindaco Castiglione – Il verificarsi di fatti del genere nel nostro paese ci rattrista e ci avvilisce, perché mortifica l’animo di quella parte sana della società campobellese che ha un forte bisogno di riscatto e di libertà. Nel condannare fermamente l’azione spregevole che ha colpito il concittadino e amico Gaspare Leggio, auspico che le Forze dell’Ordine possano al più presto fare luce sull’accaduto, assicurando i responsabili alla giustizia”.

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