Comunicati stampa iscritti e inviati da social media manager e non da giornalisti. Un vero e proprio campo minato in Sicilia dove sarebbero diverse le amministrazioni comunali a non rispettare la norma in materia di comunicazione istituzionale. È l’Assostampa di Trapani che lancia l’allarme denunciando alcuni casi.

Ispettori nei comuni

“Chiediamo al Direttivo regionale del Gruppo Uffici Stampa Sicilia, d’intervenire presso l’assessore e il dirigente generale dell’Assessorato regionale alle Autonomie locali, affinché inviino degli ispettori in quei comuni della provincia di Trapani che non rispettano le norme in materia d’informazione pubblica, e in particolare la Legge 150 del 2000 e le recente direttiva Zambuto”. Lo dichiara Vito Orlando, segretario di Assostampa Trapani, il sindacato unitario dei giornalisti siciliani, a nome dell’intera segreteria provinciale.

A Valderice comunicati da un social media manager

“L’ultimo episodio, eclatante, riguarda il comune di Valderice, dove dalla mail istituzionale ufficiostampa@comune.valderice.tp.it sono stati inviati agli organi d’informazione comunicati stampa non firmati, che sarebbero stati redatti da un social media manager, non iscritto all’Ordine dei giornalisti, così come invece prevede la legge, a cui con una determina l’amministrazione avrebbe affidato le attività di comunicazione – e d’informazione, aggiungiamo noi – sui canali social media del comune”.

Un caso a Misiliscemi

A Misiliscemi, invece, la nuova amministrazione appena eletta, invierebbe comunicati stampa non firmati dalla propria mail istituzionale “e non ci risulta – dice il rappresentate di Assostampa – che il nuovo sindaco sia un giornalista. Eppure le norme prevedono per i comuni con popolazione inferiori ai 10 mila abitanti di consorziarsi tra loro per istituire un posto di Addetto stampa, da assumere con regolare concorso, creando così posti di lavoro veri, nel rispetto della legalità, della trasparenza e della deontologia”.

Tante le violazioni denunciate

“Purtroppo le violazioni di legge non riguardano solo gli amministratori locali – aggiunge Assostampa – ma, a volte, anche gli stessi colleghi. Abbiamo portavoce di sindaci di comuni trapanesi, pure inferiori ai 20 mila abitanti, che svolgono un’altra funzione, quella di addetti stampa dell’amministrazione. Abbiamo altri portavoce che violano la norma che prevede che questi ‘non possono, per tutta la durata del relativo incarico, esercitare attività nei settori radiotelevisivo, del giornalismo, della stampa e delle relazioni pubbliche’. Addirittura ci sono portavoce che scrivono su organi d’informazione di argomenti riguardanti lo stesso comune per il quale hanno un contratto. E sul rispetto delle norme deontologiche il consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti, forse, dovrebbe porre più attenzione”.