Quattro miti classici per raccontare quattro storie di tutti i giorni: Narciso, Amore e Psiche, Apollo e Dafne e il Ratto di Prosespina. E’ così che si snoda Metamorfosi – Altre storie oltre il mito, tratto da Ovidio – in occasione del bimillenario della sua morte – in scena al Teatro Antico di Segesta domani alle 19.15.
Ancora un appuntamento di prestigio al “Calatafimi Segesta Festival – Dionisiache 2017”, la manifestazione organizzata dal comune di Calatafimi Segesta in sinergia con il Parco Archeologico di Segesta e la direzione artistica di Nicasio Anzelmo. Un evento destinato a sole 10 repliche su territorio nazionale.
Un cast di eccezione costituito da un grande “mattatore” Enrico Lo Verso, da un coro di 8 straordinari attori – performer e da “ospiti” speciali, che per ogni spettacolo evento, porteranno il loro omaggio al poeta. La regia è di Alessandra Pizzi.
Una compagnia in itinere che cambia ogni sera grazie al contributo di artisti, personaggi della cultura e dello spettacolo. Di classico resta, dunque, il valore del mito, che supera il tempo e resta integro nella validità del suo messaggio.
I racconti sono affidati ogni sera ad Enrico Lo Verso, moderno Ovidio che tesse le fila delle Metamorfosi, e agli ospiti di ogni serata.
Lo spettacolo così diventa in ogni replica “altra cosa”, si trasforma grazie ai diversi talent che si avvicendano e alla sinergia che si crea fra le diverse interpretazioni. La struttura narrativa semplice e schietta, fa “sfilare” sul palcoscenico le storie di vita “vissute ed interpretate” da Lo Verso e dagli attori che compongono il cast. Quasi fosse un incontro tra amici che riflettono ad alta voce sugli aspetti e le contraddizioni della natura, dell’uomo e della società, il Mito non nasce forse proprio dall’esigenza di spiegare la realtà?
Le 4 storie, apparentemente senza nesso tra loro, diventano parti integranti di un’unica vicenda che converge su un finale unico: la possibilità concessa agli individui di essere oltre loro stessi, dentro il cambiamento, dentro la potenza del mito che è evoluzione. Lo spettacolo racconta, attraverso 4 quadri, quattro storie di tutti i giorni, ispirate a 4 miti classici, riprendendone solo il senso e la validità del messaggio. Così il mito di Narciso, diventa la difficoltà dell’individuo moderno di accettarsi ed essere accettato, quello di Amore e Psiche il presupposto per parlare dell’amore e delle relazioni nella società 4.0. E ancora il mito di Apollo e Dafne sono la base di un racconto sui temi della integrazione uomo – natura e della sostenibilità, e sul Ratto di Proserpina si instaura la riflessione sul rapporto di genere.
Uno spettacolo mutevole è senza dubbio il paradigma del cambiamento. Come si può parlare di metamorfosi, stando fermi ed ancorati a copioni e messe in scena? Del resto cosa è il mito se non un pretesto per riflessioni e conseguenti azioni. Lo Verso è un moderno Giove che, dove non genera miti, ne imprime con forza interpretativa il messaggio.
Per il debutto di Segesta, Enrico Lo Verso sarà accompagnato da Francesco Mancarella e dai musicisti Lorenzo Mancarella e Filippo Scrimeri. Le musiche sono di Francesco Mancarella, i testi di Nicola Pice e Alessandra Pizzi. La Produzione Ergo Sum.
Stasera invece ultima replica dei Menecmi di Plauto per la regia di Nicasio Anzelmo.
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