Attenzione alta sulle possibili conseguenze dell’inquinamento causato dalla centrale termoelettrica di Favignana. E’ quella che il deputato Carmelo Miceli insieme al segretario provinciale del Pd Marco Campagna vogliono mantenere. Al centro della vicenda una crepa ad un serbatoio di gasolio, trascurata sin dagli anni ’80 che avrebbe causato inquinamento a diversi livelli.

“Per troppi anni il caso di inquinamento ambientale della centrale termoelettrica di Favignana è stato ignorato – scrivono. Oggi il danno ambientale – rilevato a partire dal 1980 – è di dimensioni enormi. Il numero uno di Sea, Filippo Giuseppe Accardi, è stato rinviato a giudizio per non aver compiuto le bonifiche necessarie di sua responsabilità, e oggi Favignana si ritrova sia la falda acquifera che l’area marina protetta, inquinate dal petrolio“.

“Per questo motivo e alla luce della notizia del processo giudiziario che inizierà a breve – sottolinea Miceli -, ho presentato una interrogazione in Commissione, per capire se vi siano pericoli per la salute dei cittadini e i turisti che si recano a Favignana, dovuti ad anni di inquinamento. Non possiamo permettere che le nostre bellezze naturalistiche vegano trattate in questo modo. E’ vergognoso che nonostante tutti gli allarmi lanciati in questi anni, la Sea non abbia posto rimedio alla sede inquinante della centrale di Favignana. Ora speriamo almeno che chi ha sbagliato venga punito secondo la legge”