Il gip di Palermo ha convalidato i fermi degli imprenditori trapanesi Calogero Luppino, Salvatore Giorgi e Francesco Catalanotto, finiti in manette per mafia ed estorsione venerdì scorso nell’ambito di una indagine della dda di Palermo condotta dai carabinieri del nucleo Investigativo di Trapani e dai militari del Ros.

Per tutti e tre il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere. Luppino ha costruito un impero nel settore delle scommesse online grazie, secondo i pm, all’aiuto delle cosche di Castelvetrano e Mazara del Vallo che dall’imprenditore avrebbero ricevuto “finanziamenti”. Secondo gli inquirenti parte dei ricavi delle scommesse sarebbero andati anche ai familiari del boss latitante Messina Denaro. Nell’inchiesta, con l’accusa di corruzione elettorale e concorso in associazione mafiosa, è stato coinvolto anche il deputato regionale di Fi Stefano Pellegrino che avrebbe ricevuto il sostegno elettorale dei clan alle ultime regionali. L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore aggiunto di Palermo Paolo Guido e dai sostituti Gianluca De Leo e Francesca Dessì.

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